Red
2 ottobre 2017
Trasporto illegale di tartaruga: denunciato
Tentava di trasportare illegalmente un esemplare protetto di tartaruga, una Testudo Graeca. L´uomo è stato fermato nell´area portuale di Isola Bianca denunciato dalla Guardia di Finanza di Olbia

OLBIA - Deteneva e trasportava illegalmente una tartaruga selvatica, per questo i finanzieri del Gruppo di Olbia lo hanno denunciato procedendo al sequestro dell’esemplare. Nel corso di controlli di rito nell’area portuale di Isola Bianca, i militari del Nucleo operativo pronto impiego hanno controllato un camper all’imbarco per Civitavecchia. Durante l’attività, il conducente è stato trovato in possesso di una testuggine selvatica, specie a rischio che risponde al nome scientifico di Testudo Graeca.
L’uomo non era in possesso di nessun documento attestante la legale detenzione dell’animale e per questo i finanzieri hanno provveduto al sequestro dell’esemplare che è stato affidato, in custodia giudiziale, al Centro di recupero della fauna selvatica dell’Ente foreste della Regione Sardegna, in attesa di disposizioni da parte dell’Autorità giudiziaria. Si tratta del primo sequestro di questo tipo operato in Sardegna dalla Guardia di Finanza da quando (dopo la soppressione del Corpo forestale dello Stato) è stato devoluto al Corpo il controllo doganale in materia di commercio illegale della flora e della fauna in via di estinzione, previsto dalla Convenzione di Washington del 1973 e dal Regolamento comunitario del 1997, relativo alla protezione di specie selvatiche.
Il settore di servizio è particolarmente importante, se si pensa che il commercio internazionale di specie tutelate dalla Convenzione di Washington (circa 35mila specie animali e vegetali), genera, a livello mondiale, un giro d’affari pari a 90miliardi di euro l’anno: si tratta del quarto mercato illegale dopo quello della droga, delle armi e della tratta degli esseri umani. La detenzione ed il trasporto di specie protette costituisce una violazione penale, per questo l’uomo, un cittadino romano, è stato denunciato all’Autorità giudiziaria di Tempio Pausania e rischia l'arresto da sei mesi a due anni, oltre ad un’ammenda da 15mila a 150mila euro.
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