La rassegna prosegue con successo nonostante le intemperie. Stasera spazio alle opere di Murray Schisgal ed Aki Kaurismaki
ALGHERO. Prosegue con successo e con una notevole affluenza di pubblico, nonostante le intemperie di fine stagione, la rassegna “Isole”, che stasera propone, sempre con inizio alle 21, “Una vita nuova”, accattivante commedia di Murray Schisgal che ha debuttato lo scorso giugno con grande successo. Il marchingegno teatrale del commediografo americano (candidato all’Oscar per la sceneggiatura di “Tootsie”, con Dustin Hoffman “en travesti”), oltre a essere un frizzante divertissment, non manca di lasciare nello spettatore spunti di riflessione. Sam Kogan, sceneggiatore americano giunto al suo terzo divorzio e insoddisfatto del modesto successo delle sue commedie, dopo lunga ed attenta riflessione si convince che nella società moderna «l’eterosessualità non funziona più». Solo diventando gay potrà risolvere ogni suo problema. Per poter rinascere a “vita nuova” ha bisogno di un alleato che cerca in Billy, professore universitario e amico di vecchia data, anche lui in crisi con la moglie. Dietro il dialogo surreale tra i due, tutto giocato in una camera d’albergo, si cela la volontà di Sam di avviare una relazione omosessuale con Billy. Su tutto aleggia un insormontabile ostacolo per entrambi: non essere gay. La regia ha una prestigiosissima firma. Quella di Adriana Innocenti, monumento del teatro italiano, attrice e regista con più di cinquant’anni di carriera alle spalle, attualmente direttore artistico e regista stabile del Teatro stabile privato di Torino e della “Compagnia Torino Spettacoli”. Sul palco Giuseppe Ligios e Antonio Luvinetti, Emma Gobbato è l’aiuto regista.
A seguire, con inizio previsto alle 22.30, l’ultimo appuntamento con Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria, la retrospettiva su Aki Kaurismaki organizzata dalla “Società Umanitaria” di Alghero. Verrà proiettato “Le luci della sera”, la più recente pellicola del regista finlandese. Nel film, ennesimo tributo a Chaplin, come riecheggia dal titolo, tornano, in una confezione ancora più rarefatta, tutti i temi cari al regista finlandese, che il pubblico algherese ha imparato a conoscere in questi giorni.
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