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S.A. 6 marzo 2025
«Marino, pronti alla mobilitazione»
Il coordinamento algherese di Fratelli d´Italia critica duramente l´odierna approvazione dell´articolo 6 del ddl 40 sulla riorganizzazione sanitaria deliberato dal Consiglio regionale della Sardegna che ha deliberato il trasferimento dell´ospedale Marino all´Asl


ALGHERO - «Esprimiamo la nostra ferma condanna nei confronti della decisione assunta dalla maggioranza in Consiglio regionale con l’approvazione dell’articolo 6 della riforma della sanità. L’accorpamento dell’Ospedale Marino di Alghero all’ASL 1 di Sassari, così come quello del Microcitemico di Cagliari all’Arnas Brotzu, rappresenta una scelta politica scellerata che mette a rischio il futuro della sanità sarda. I dati ufficiali dell’Assessorato regionale alla Sanità parlano chiaro: l’Ospedale Marino di Alghero da quando è gestito dall’Azienda ospedaliera universitaria ha registrato un notevole incremento delle prestazioni, in particolare degli interventi chirurgici, passati dai 226 del 2021 agli 885 del 2024». Così il coordinamento algherese di Fratelli d'Italia a seguito dell'odierna approvazione dell'articolo 6 del ddl 40 sulla riorganizzazione sanitaria deliberato dal Consiglio regionale della Sardegna [LEGGI].

«I pazienti che in questi ultimi anni si sono rivolti alla struttura algherese esprimono grande apprezzamento per la professionalità del personale sanitario. Tutto ciò è stato possibile grazie alla gestione dell’AOU di Sassari, che ha investito risorse e potenziato il personale medico. Nonostante questi risultati incontestabili, la Giunta regionale, spacciando il provvedimento per una ‘riforma’, ha deciso di smantellare unmodello virtuoso senza fornire alcuna garanzia sul mantenimento dei livelli quantitativi e qualitativi delle prestazioni» tuonano dal partito della Meloni che definisce il passaggio all'Asl «non una scelta tecnica per migliorare i servizi, ma una evidente operazione di spartizione politica, come confermato dallo stesso assessore Bartolazzi nel suo inaccettabile intervento in Aula».

«Questa riforma ignora le proteste dei comitati cittadini, le richieste degli utenti, le delibere del Consiglio comunale e persino le dichiarazioni del Sindaco di Alghero. È una decisione imposta dall’alto che cancella il legame tra l’Ospedale Marino e l’Università di Sassari, privando il territorio di una struttura sanitaria d’eccellenza» incalzano. E concludono con un appello generale alla mobilitazione: «Denunciamo con forza questa operazione di potere e chiamiamo tutte le forze politiche, sociali e civiche a mobilitarsi. La sanità non può diventare terreno di conquista della politica: servono garanzie certe per il futuro dei servizi sanitari di Alghero e di tutta la Sardegna. Non resta altra scelta se non quella di mobilitarci per difendere il diritto alla salute dei cittadini, chiamando in causa ciascuno dei consiglieri regionali di maggioranza, a partire da quelli che rappresentano il territorio e che, con il loro voto, hanno reso possibile tutto questo».

Nella foto: Marco Di Gangi di Fdl Alghero
Commenti
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