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Olbia 24notiziealgheroSportCalcioFc Alghero ancora senza campo. Alessandrini sprona Porta Terra
Cor 22:11
Fc Alghero ancora senza campo
Alessandrini sprona Porta Terra
Ci meritiamo tutto questo dalla nostra città: Questa la domanda che il patron della Fc Alghero, Andrea Alessandrini, si domanda. «I nostri colori giallorossi meritano di sventolare ad Alghero»


ALGHERO - «A poche settimane dall'inizio dei campionati, Fc Alghero si trova nuovamente a dover affrontare una realtà che tocca profondamente il cuore di chi crede nello sport come strumento di crescita e inclusione sociale: la mancanza di una casa sportiva nella propria città. Quando il calcio ad Alghero sembrava un ricordo sbiadito, abbiamo creduto nel sogno di ridare alla nostra città una squadra che la rappresentasse con orgoglio. In quattro anni abbiamo costruito qualcosa di straordinario, qualcosa che va ben oltre il semplice sport. Abbiamo creato una comunità di oltre 200 famiglie che hanno scelto di credere nel nostro progetto. Abbiamo dato vita ad un progetto di calcio femminile della città, portando le nostre ragazze a competere ai massimi livelli regionali. Abbiamo aperto le porte dello sport a chi ne era escluso, con FC Alghero Special che ha fatto scuola in tutta Italia per l'inclusione delle persone con disabilità, meritandosi l'attenzione e il sostegno di Gianfranco Zola in qualità di padrino d'eccezione». Parole di Andrea Alessandrini.

«Abbiamo portato il nome di Alghero sui campi di tutta la Sardegna e oltre, conquistando riconoscimenti nazionali per i nostri valori di fair play e inclusione sociale. Abbiamo dimostrato che si può fare sport sano, educativo, che forma cittadini prima ancora che atleti. Abbiamo sviluppato il calcio a 5 con una prima squadra in serie C nazionale e il settore giovanile. Abbiamo trasformato bambini timidi in giovani sicuri di sé, abbiamo dato opportunità a ragazzi che altrimenti avrebbero passato il pomeriggio per strada, abbiamo creato legami che durano nel tempo. Abbiamo fatto tutto questo con le nostre forze, con la passione e il sacrificio di dirigenti che lavorano gratuitamente per il bene della comunità».

«Da quattro anni viviamo in un limbo doloroso. I nostri ragazzi non hanno un campo dove far sentire l'orgoglio di giocare davanti ai propri cari. Le nostre famiglie devono sobbarcarsi trasferte e costi aggiuntivi ogni volta che i figli scendono in campo. I nostri atleti si allenano al buio, letteralmente e metaforicamente, senza la luce dei riflettori ma soprattutto senza la luce dell'attenzione della propria città. Le giornate si accorciano e presto il buio renderà impossibili anche gli allenamenti. Dovremo dire ai nostri ragazzi che non possono più allenarsi? Dovremo spegnere i sogni che abbiamo contribuito ad accendere? Manca il calore della comunità che tifa per i propri colori. Mancano gli abbracci dei nonni dopo una vittoria. Manca quel senso di appartenenza che solo giocando in casa può dare. Manca la possibilità per un bambino di dire 'quello è il mio campo'. Manca la dignità di una società che rappresenta una città ma non può chiamarla casa».

«Dov'è la nostra Amministrazione comunale? Mentre si discute e si pianifica, i nostri giovani crescono. Non possiamo permetterci di perdere altri anni, altre generazioni. Ogni giorno che passa senza una soluzione concreta è un pezzo di futuro che si spegne. "Abbiamo imparato che credere nei giovani non costa nulla, ma vale tutto". Uno dei nostri motti è: "Ogni giovane ha un sogno, ogni sogno merita il suo campo!" Ma oggi dobbiamo ammettere con il cuore pesante che non riusciamo a garantire quel campo ai nostri giovani nella loro città. Non si tratta di polemica, ma di una ferita che si allarga ogni giorno. Senza radici nel territorio, diventa impossibile crescere. I nostri colori giallorossi meritano di sventolare ad Alghero, davanti ai cittadini che li hanno visti nascere e che continuano a credere in questo progetto. La nostra è una chiamata d'amore alla città che portiamo nel cuore: insieme possiamo ancora fare la differenza. Perché ogni sogno, davvero, merita il suo campo» chiude Andrea Alessandrini.
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