Cimitero di Alghero dimenticato, Michele Pais (Lega): «Area interdetta da cinque mesi e ancora nessun intervento. Situazione grave e pericolosa»
ALGHERO - «Il cimitero di Alghero versa in una condizione di grave pericolosità che non può più essere tollerata». A denunciarlo è Michele Pais, consigliere comunale della Lega, che richiama l’attenzione dell’amministrazione comunale sulla vasta area interdetta all’accesso dopo il grave incidente avvenuto cinque mesi fa, quando una signora sprofondò rimanendo ferita a causa del cedimento di una lastra. «Quell’incidente – ricorda Pais – avrebbe dovuto comportare un intervento immediato di messa in sicurezza, ma a distanza di cinque mesi nulla è stato fatto, quantomeno di visibile e conosciuto. Solo transenne e nastri bianchi e rossi delimitano una grande zona ancora inaccessibile, senza che siano stati avviati lavori o adottate soluzioni concrete di limitazione del rischio. Una mera soluzione burocratica».
Il consigliere leghista sottolinea come la situazione sia divenuta ancora più pericolosa a causa del comportamento inevitabile di molti cittadini: «Nonostante il divieto, le persone – per lo più anziane – continuano ad accedere ugualmente all’area interdetta, come dimostrano i fiori freschi deposti sulle tombe. È la prova che il legame affettivo verso i propri cari defunti supera ogni paura, anche a rischio della propria incolumità». Pais evidenzia la gravità morale e amministrativa di quanto accade: «Di questo fatto sono tutti a conoscenza, ma nessuno interviene. Il Comune sembra interessato unicamente a scaricare ogni responsabilità, lasciando che le persone si assumano il rischio, facendo leva sul sentimento di amore che le spinge comunque ad avvicinarsi alle tombe dei propri cari. È inaccettabile».
Alla criticità della zona interdetta si aggiunge quella delle scale di accesso ai loculi più alti, spesso vecchie e pericolose: «La loro inidoneità è sotto gli occhi di tutti – e continuo a chiederne la sostituzione – rappresenta un ulteriore rischio, soprattutto per gli anziani che cercano di raggiungere i loculi al quarto livello». Il consigliere precisa che l’obiettivo non è individuare colpe, ma ottenere risposte e soluzioni immediate: «Non servono giustificazioni legate alla burocrazia o a problemi di bilancio. Quando si tratta di sicurezza delle persone, le risposte devono essere tempestive e concrete».
Per questo, Pais annuncia la presentazione di un’interrogazione consiliare per conoscere le ragioni del ritardo e del mancato controllo dell’area, oltre a una richiesta di convocazione immediata della commissione competente, affinché l’amministrazione spieghi sul posto quanto si sta facendo e i motivi di un’attesa ormai ingiustificabile. «Il rispetto e la sicurezza nei luoghi sacri come il cimitero – conclude Pais – sono un dovere morale e civile. È tempo che l’amministrazione se ne faccia carico con serietà e responsabilità».
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