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Olbia 24notiziealgheroCulturaCinema › Cinema al Forte: "L´estate di Kikujiro" di Takeshi Kitano
Red 28 luglio 2008
Cinema al Forte: "L´estate di Kikujiro" di Takeshi Kitano
In programma martedì 29 luglio, presso il Teatro Forte della Maddalena alle ore 21.30, per la rassegna "Isole In Viaggio"


ALGHERO - Con "L'estate di Kikujiro" il regista giapponese Takeshi Kitano regala al cinema il suo film più solare e poetico. Dietro una trama semplice, apparentemente esile, si nasconde un film che affronta qualcosa di veramente terribile: la realtà. Una realtà talvolta avversa e dura da accettare. Masao (Yusuke Sekiguchi), il bambino coprotagonista, vivrà un'estate indimenticabile e, pur venendo a conoscenza troppo presto delle cose della vita, avrà una persona accanto a sé in grado dipingerle di mille colori per renderle più accettabili.

La storia contrappone l'ingenuità semplicemente anagrafica del bambino Masao con quella "filosofica" del personaggio interpretato dallo stesso Takeshi Kitano, chiamato per tutto il film solamente "signore". Kitano parla poco o niente di questo personaggio, non ci dice se è uno sbandato, uno yakuza - un enorme tatuaggio dietro la schiena, simbolo del clan, ne darebbe l'indizio - o quant’altro: ci dice solo che è un "semplice di cuore", che si scoprirà avere molte più cose in comune col bambino di quanto si potesse pensare. Il più delle volte è scorbutico, a volte prepotente (senza averne le possibilità fisiche) altre volte dolce e sensibile. E nei momenti più duri saprà anche far sorridere e ridere.

Nel film si assiste al classico viaggio catartico al ritorno del quale si è sempre, se non migliori, sicuramente diversi. E come tanti altri viaggi si incontrano strani personaggi lungo la strada: alcuni si uniranno ai viaggiatori, altri continueranno da soli il proprio viaggio. Ma il breve periodo in cui si è stati insieme avrà arricchito tutti.

I personaggi incontrati sono a metà strada fra clown ed angeli, quasi tutti però vittime dell'apparente prepotenza del personaggio di Kitano: lui è quasi un burattinaio che fa ballare le sue marionette intorno a Masao, per distarlo dalla vita ma, allo stesso tempo, per spiegargliela in modo diverso.

I giochi di Kitano, presenti in quasi tutti i suoi film, sono qui più variopinti e fantasiosi che mai, pieni di colori sgargianti e bellissimi. Qui i giochi nascondono sempre una punta d'amaro, perché prima o poi l'estate finirà e si dovrà tornare a casa, alla vita di tutti i giorni. Ma Masao porterà sempre con sé un po' di colore di quell'estate.

Una nota particolare va alla musica di Joe Hisaishi, compositore fisso di Kitano per molti anni: la presenza quasi costante del tema musicale del film non disturba mai, ma anzi aiuta a gustare di più le immagini a cui è legato.

Il film, che si è aggiudicato l'Awards of the Japanese Academy è stato presentato al Festival di Cannes nel '99 ed è arrivato nelle sale italiane nello stesso anno.
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