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Cor 19:47
Campeggi, rinviata la riclassificazione
Lo ha deciso la presidenza della Regione Sardegna su richiesta dell’associazione Faita Federcamping Sardegna, dopo che il termine del 29 novembre 2025 per molte strutture all’aria aperta si era rivelato insufficiente alla preparazione della documentazione


CAGLIARI - È stato prorogato di altri 12 mesi dal 29 novembre 2025 (nuova scadenza 29 novembre 2026) il termine per la presentazione delle istanze di riclassificazione per le strutture extra alberghiere all’aria aperta della Sardegna (campeggi, villaggi turistici e marina resort). Lo ha deciso la presidenza della Regione Sardegna su richiesta dell’associazione Faita Federcamping Sardegna, dopo che il termine del 29 novembre 2025 per molte strutture all’aria aperta si era rivelato insufficiente alla preparazione della documentazione, anche in virtù del fatto, si legge nella delibera, che si è generato un «clima di incertezza cagionato dall'intendimento del Ministero di promulgare un apposito decreto ministeriale che introduca dei requisiti minimi standardizzati per tutto il territorio nazionale. Questi standard non sono stati ancora approvati e perciò è comprensibile come gli operatori temano di dovere compiere degli investimenti per adeguare le proprie strutture ai requisiti funzionali di cui alle presenti direttive che potrebbero poi divenire presto obsoleti, a causa dei citati nuovi standard ministeriali».

In attesa quindi dell’allineamento dei parametri nazionali con quelli regionali e viceversa, «abbiamo chiesto, proprio in sede di assemblea ai primi di novembre una ulteriore proroga all’assessorato al Turismo della Regione Sardegna- spiega Nicola Napolitano, presidente di Faita Federcamping Sardegna - rappresentato in quella sede dal capo di gabinetto Carla Medau. La proposta è stata dunque portata in giunta ed è stata accolta. Il motivo è semplice: è un periodo di riordino e miglioramento dell’offerta open air in Italia e la Sardegna, una delle regioni trainanti in questo settore, ha già lavorato in questi anni per il tramite della nostra associazione, per elaborare delle direttive che vadano incontro alle esigenze della terra sarda, degli operatori e dei turisti soprattutto. Ulteriori 12 mesi serviranno per non perdere gli sforzi fatti precedentemente a livello locale, a garanzia di un sistema ricettivo di qualità e trasparenza. La proroga – continua Napolitano - permetterà il raggiungimento più agevole del traguardo a tutte le nostre strutture, e alla Sardegna di parlare di turismo in modo più consapevole e organizzato».
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