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Cor 10:21
Insularità, trasporto merci in crisi
I trasporti marittimi tra Sardegna e Continente - e ancor più l´intera catena logistica che governa i flussi di merci in ingresso e in uscita dall´isola - rimangono terra di nessuno e senza una strategia complessiva


CAGLIARI - «I trasporti marittimi tra Sardegna e Continente - e ancor più l'intera catena logistica che governa i flussi di merci in ingresso e in uscita dall'isola - rimangono terra di nessuno e senza una strategia complessiva capace di sciogliere il nodo del trasporto merci e attenuarne la crisi già in corso, i costi oggi assorbiti dalla catena finiranno per gravare sui consumatori». A lanciare l’allarme sono gli esperti che questa mattina si sono riuniti a Cagliari per partecipare alla tavola rotonda “Insularità: il nodo del trasporto merci” organizzata dai Riformatori sardi, che ha rappresentato un momento di confronto e approfondimento tra istituzioni, imprese del commercio, produttori, trasportatori e logistici, associazioni di categoria e mondo accademico.

I dati. Dei 9 miliardi e 400 milioni quantificati dall’istituto Bruno Leoni come costo dell’insularità, una parte importantissima è rappresentata dal costo del trasporto merci. Il trasporto delle merci per le isole, specie per la Sardegna, è più costoso, più esposto a discontinuità e meno flessibile. Non solo: al costo del trasporto marittimo si è aggiunto il costo ETS che colpisce direttamente le Isole e che oggi è assorbito al 70% dai trasportatori (nel 2026 al 100%).

Sono 14 mln le tonnellate di merci che entrano ed escono dalla Sardegna (dato 2024), 13 viaggiano su camion: l’autotrasporto rappresenta il 94% dei flussi da e per la Sardegna (escluse le rinfuse solide e liquide che viaggiano su navi dedicate). Le merci che entrano, in termini di tonnellate, sono maggiori del 21% rispetto a quelle che escono, quindi il costo per gli autotrasportatori è doppio. C’è inoltre il problema della stagionalità perché il flusso in ingresso e uscita non è omogeneo ma vede un suo picco del 31% nei mesi dell’alta stagione e questo effetto crea un forte squilibrio.

Hanno partecipato alla tavola rotonda Umberto Ticca, capogruppo dei Riformatori in Consiglio regionale; Michele Cossa, Francesco Pigliaru, economista; Massimiliano Manca, Esperto di logistica e trasporto merci; Caterina Cuccu, Consiglio Direttivo Sezione Trasporti – Confindustria Sardegna Meridionale; Cristian Rassu, Direttore operativo Abbi Group- F.lli Ibba Srl; Giorgio Licheri, Direttore generale Mercato Agroalimentare della Sardegna, Presidente Distretto rurale sud Sardegna-distretto del Cibo. A chiudere i lavori è stato Domenico Bagalà, Presidente Autorità del Sistema portuale della Sardegna che ha fotografato, oltre all’incertezza che caratterizza gli operatori e ai preoccupanti scenari relativi all’Ets, il cambiamento avvenuto negli ultimi 5 anni per il naviglio, con una perdita importante di navi Rol-on Rol-off.
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