Vittoria nel concorso internazionale per Marco Antonio Pani che ha raccontato la storia dell´algherese "Arturo torna dal Brasile". L'anziano cineasta presente al Cineword di Cagliari per ritirare il riconoscimento
CAGLIARI – Si è svolta a Cagliari la premiazione della prima edizione del concorso internazionale per la produzione di cortometraggi riguardanti il fenomeno dell'emigrazione sarda, promosso dall'assessorato regionale del Lavoro, in collaborazione con la Società Umanitaria-Cineteca Sarda e la Fasi (federazione associazioni sarde in Italia). Il progetto risale al 2008 e si è concluso martedì al Cineworld con la serata di premiazione delle tre opere vincitrici: "Arturo torna dal Brasile" di Marco Antonio Pani, "Marie-Maria" di Nicola Contini e "Io sono qui" di Mario Piredda; i primi due sono cortometraggi, il secondo una fiction.
Il tema dell’emigrazione è forte e sentito nella vita dei sardi, 700mila ne sono sparsi nel mondo con le loro vite, le generazioni che ne sono seguite, ma sempre con un legame vivo e indelebile con la propria terra. Questo concorso l’ha voluto ricordare e nella vittoria di Pani, regista cagliaritano che vive da tempo a Barcellona, c’è anche la storia di Alghero e di un suo cittadino.
La vita di Arturo Usai, oggi 94enne e conosciutissimo in Riviera del Corallo, dentista algherese diventato da subito cineasta, è raccontata nel film: i 13 anni in Brasile dopo la seconda guerra mondiale, il patrimonio di filmati d’epoca, sino al rientro nell’Isola. Un cortometraggio intenso che racconta l’esistenza di un uomo e della sua grande passione di raccontare attraverso le immagini, una storia divisa tra due continenti e arricchita attraverso le testimonianze di chi l’ha vissuta. E Arturo non è voluto mancare all'appuntamento di Cagliari, accompagnato dalle nipoti ha ritirato l'ambito riconoscimento visibilmente soddisfatto ed emozionato.
Nella foto: Marco Antonio Pani e Arturo Usai
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