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Olbia 24notiziealgheroCronacaCinema › Cinema Teatro Selva, siamo ad una svolta
Prof. Carmelo Spada
docente di storia dell'arte
e responsabile WWF 1 luglio 2003
Cinema Teatro Selva, siamo ad una svolta
L´amministrazione Tedde propone l´acquisizione pubblica, la ristrutturazione e quindi la riapertura alle attività culturali


La vicenda dello storico cinema teatro Selva sembra giungere ad una conclusione positiva con un incredibile coup de teatre. Una storia complessa e con tanti colpi di scena dalla quale il regista Antonello Grimaldi, tra i primi sostenitori del mantenimento della struttura, potrebbe trarne una sceneggiatura per un suo film (Vincolo impossibile). La notizia che il comune di Alghero vorrebbe acquisire il cinema teatro Selva non può che destare stupore e commozione in quanto una delibera del consiglio comunale del 1999 ne prevede la demolizione per lasciare il posto a parcheggi, esercizi commerciali e residenze private. Contro questa sciagura architettonica e urbanistica da 4 anni, insieme alle associazioni WWF, Codacons e Italia Nostra, ho portato avanti una ricerca storica complessa che giustificasse la tutela del bene architettonico in luogo della sua demolizione. In questo complesso e voluminoso lavoro sono stati coinvolti diversi docenti di storia dell´arte (prof.ssa M. Cosseddu, prof. B. Corbia, prof.ssa B. Pala, prof.ssa A. Sento); architetti; specialisti come il prof. arch. Francesco Moschini del Politecnico di Bari, uno dei massimi esperti dell´opera di Riccardo Moranti che ha scritto: "Sicuramente Riccardo Morandi si è occupato della struttura del cinema Selva di Alghero. Esiste infatti un progetto da lui firmato e successivamente pubblicato per l´edificio".
Il lavoro di ricerca storica è iniziato nell´archivio storico della città di Alghero dove ho trovato e studiato tutta la documentazione relativa alla sua edificazione. E´ proseguito in altri archivi della Sardegna e in alcuni archivi della Penisola, grazie anche alla collaborazione di diversi studiosi come la prof.ssa arch. Alessandra Fassio dell´Università di Reggio Calabria. Mentre gli aspetti giuridico-amministrativi sono stati curati con la consulenza dell´ufficio legale del WWF Italia e del Codacons.
Nel frattempo, per sensibilizzare l´opinione pubblica, le associazioni WWF, Codacons e Italia Nostra hanno promosso la campagna "Salviamo il nuovo cinema Paradiso di Alghero" che è stata sottoscritta da migliaia di cittadini e uomini del mondo culturale locale, regionale e nazionale. Tutte le iniziative hanno sempre proposto delle soluzioni ragionevoli che facessero salvi anche i legittimi interressi della proprietà come era già accaduto per il cinema teatro Massimo di Cagliari.
Sulla scorta di un´abbondante messe documentaria si è chiesto alla Soprintendenza per i Beni Architettonici di Sassari di avviare il procedimento di vincolo monumentale. Vincolo che venne proposto dalla Soprintendenza, ma negato dal comitato di settore per i beni architettonici (pareri del settembre 2000 e del maggio 2002) del Ministero competente nonostante l´inequivocabile e circostanziato parere ispettivo (maggio 2000) dell´arch. Germana Aprato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali: "Si concorda pienamente con la proposta della Soprintendenza per i beni AAAS di Sassari di sottoporre a tutela l´immobile. (.). Alla formazione di tale parere hanno concorso, oltre che le motivazioni espresse dalla Soprintendenza, anche l´ampiezza e la qualità delle ricerche storiche e delle argomentazioni a favore della conservazione del cinema teatro Selva, elaborate da prestigiose associazioni culturali e da docenti e studiosi e della materia e condensate nelle Osservazioni curate da WWF sezione di Alghero, Italia Nostra e Codacons Sardegna. (.)" E´ ininfluente "Il fatto che il progetto e la realizzazione del cinema - teatro Selva non siano attribuibili interamente e con continuità all´ing. Riccardo Morandi, in quanto l´opera rientra comunque, anche per motivi cronologici, nell´ambito della cultura e dell´influenza diretta del Maestro. Inoltre, l´ing. Fausto Cella, forse autore di parziali ma non sostanziali modifiche dell´originario progetto ed esecutore dello stesso, è anch´egli figura di grande rilevanza nel panorama della cultura e della professione architettonica dell´epoca. Appare poi quanto meno incongruo, come ricordato nelle ´Osservazioni´ citate (pag. 9), che con una legge regionale intitolata Tutela e valorizzazione dei centri storici della Sardegna (n. 29/98) si preveda l´abbattimento, e non l´acquisto o comunque il restauro e recupero dell´unica opera ascrivibile a una figura culturale e professionale di primo piano in uno dei momenti più alti della cultura e dell´architettura moderna italiana degli anni ´30". Ora la svolta decisiva per salvare il cinema teatro da parte dell´amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Tedde: acquisizione pubblica, ristrutturazione e riapertura alle attività culturali. Nell´apprendere questa notizia mi sono commosso e mi sono sentito ripagato di tanto infaticabile e perseverante lavoro. Questa vicenda insegna alcune cose. Attraverso la ricerca negli archivi, dove è custodita la memoria di una città, si è potuto ricostruire e rendere pubblico che nel 1938 un uomo (Raniero Selva) volle fortemente la realizzazione del cinema teatro, che nel 1939 il podestà di Alghero (G. Pisano) per favorirne la costruzione deliberò la cessione gratuita di una porzione di terreno pubblico, che nel 1998 il piano triennale delle opere pubbliche del comune di Alghero prevedeva l´acquisizione, che nel 1999 un sindaco e buona parte del consiglio comunale ne decretarono la demolizione, che altri uomini si opposero. Ora, nel 2003, un altro sindaco vuole che il cinema teatro riprenda la sua originaria funzione. Sono gli uomini che fanno la storia, con la loro volontà, con le loro azioni. E di queste azioni deve rimanerne traccia per costituire la memoria di una comunità. Per questo motivo ritengo che sia importante che tutta la documentazione recente (relativa agli ultimi quattro anni prodotta da tutte le parte sullo storico cinema teatro Selva) confluisca nel faldone 996 dell´archivio storico di Alghero. Anche questa, seppur documentazione recente, è parte della storia custodita nel falcone 996, relativa al cinema teatro Selva. E´ testimonianza, per le future generazioni, dell´impegno profuso da tante persone in difesa di un significativo brano dell´architettura contemporanea della città di Alghero.
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