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Luigi Coppola 16 febbraio 2005
Passaggi di tempo, il film di Cabiddu e Fresu
Debutta in undici sale cinematografiche sarde il lungometraggio diretto da Gianfranco Cabiddu. Un suggestivo viaggio nelle radici di Sardegna. Immagini in bianco e nero per un mosaico di frammenti etnici fusi nelle sonorità jazz di Paolo Fresu. Distribuita dall’Istituto Luce, una prestigiosa prima a Roma, mercoledì sedici con il patrocinio Regione Autonoma della Sardegna


ROMA – Una grande famiglia aperta a tutti, impegnata in un lavoro di tessitura. Una composizione che non si traduce nel nostalgico album di ricordi, “com´eravamo”. Costruisce un supporto culturale, dote cui far riferimento per spendere energie importanti nell’affrontare un futuro che spesso incute timore e forti incertezze, specie nelle giovani generazioni. Per rafforzare queste ultime, per dare consapevolezza del proprio patrimonio identitario, il lavoro di Gianfranco Cabiddu, edito dall’Istituto Luce, contiene un valore aggiunto, prezioso e utile alla sua diffusione.
Il film-concerto Sonos ‘e Memoria è la base del documentario Passaggi di tempo. E’ una storia d’immagini tratte dall’archivio Luce. Documentano una terra che non esiste, attraverso la poesia umile degli ultimi. Dolore e sacrifici, emozioni dove ciascuno ritrova le proprie origini. Il collante della memoria vive attraverso una colonna sonora unica. Dove il cuore della tradizione etnica prende forma nella direzione artistica di Paolo Fresu. Un diario di bordo di un’avventura artistica che da oltre dieci anni ha emozionato tutti i luoghi d’Italia e del mondo che ha toccato. Tutti gli artisti che vi partecipano compongono una tessera di un mosaico armonico spontaneo, visionario. La fisarmonica d’Antonello Salis, il violoncello di Carlo Cabiddu, le percussioni di Federico Senesi, la mandola di Mauro Palmas, la voce struggente d’Elena Ledda, oltre le magiche launeddas di Luigi Lai, il contrabbasso di Furio Di Castri, il filicorno e la tromba del maestro Fresu.
Il regista estrae i musicisti dal loro ambiente. Con loro instaura un confronto che va oltre il folclore, traendo sound compatibili con la genesi del territorio e con un jazz colto ed evoluto. Ne scaturisce un “work in progress” spontaneo e fedele, ricco d’aneddoti e ricordi utili alla trasmissione orale delle tradizioni dei padri. Così è naturale vedere un musicista classico, professore di Conservatorio, partecipare all’Ardia, una tra le più pericolose e selvagge corse a cavallo. Lo stesso Lillino, contadino e poeta, trasmettere al proprio figlio (Paolo Fresu), gli oracoli e gli idiomi berchiddesi, raccolti su vecchi foglietti, affinché non vadano perduti. Dai momenti intimi, il ponte con la comunicazione internazionale. I concerti di Monaco, Roma, Parigi, Taormina: Uri Caine, Gerardo Nunez, Ernst Raijsenger e tanti altri. Cabiddu è nato a Cagliari e vive a Roma. La sua impostazione si forma nella musica classica e jazz anni ’70. Gli studi al DAMS di Bologna, la laurea in Etnomusicologia, le collaborazioni con gruppi dell’Università di Roma, lo specializzano sull’antropologia e nelle danze tribali, grazie anche ai frequenti viaggi in India. Dall’80 il suo lavoro a Roma lo avvicina ai gradi nomi della drammaturgia: V.Gassman, C.Bene, P.Brook, E.De Filippo, M.Graham. E’ degli anni novanta il suo ritorno a casa dove applica l’impronta antropologica della sua specialità. Sonos ‘e Memoria (1995), è presentato come evento speciale alla 52° Mostra del Cinema di Venezia. Dal 1999 dirige la rassegna cinematografica Altri Tempi ed il settore Immagini e Cinema del Festival Internazionale Time in Jazz di Berchidda.
Alla capitale spetta la prima proiezione del film. Avverrà mercoledì sedici febbraio alle ore 21.00 presso l’Auditorium Parco della Musica. Nell’attesa serata, promossa dalla RAS con l’Istituto Luce, ci sarà anche lo spazio per un jam live dei musicisti protagonisti. Il debutto sull’isola sarà a Cagliari giovedì 17 con una doppia anteprima, alla presenza del regista, presso l’Odissea (ore 19.00 e 21.30) ed al Cineworld alle ore 21.00. Da venerdì 18, partirà una distribuzione capillare nell’isola. Il film sarà presentato anche a Tortolì, Guspini, Iglesias, Bosa e Sumassi mentre il venticinque arriverà a Sassari. Due ulteriori proiezioni in programma a Roma (Cinema Caprinica) il 20 e 22 febbraio riguarderanno il Music Doc Fest.
Per saperne ancora e non perdersi la visione: www.passaggiditempo.com

Nella foto P.Fresu e G.Cabiddu ripresi da Nina Contini
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