Harry Potter e i Doni della morte: Parte II, rappresenta l’ultimo film di una travolgente saga raccontata in sette capitoli e ormai giunta al termine, accentuando così la trepidazione e l’amarezza
degli appassionati
ALGHERO - Dopo un anno di attesa, ecco che le sale cinematografiche italiane si preparano ad accogliere numerosi spettatori curiosi di scoprire come si concluderà l’affascinante avventura del maghetto Harry Potter. Harry Potter e i Doni della morte: Parte II, rappresenta infatti l’ultimo film di una travolgente saga raccontata in sette capitoli e ormai giunta al termine, accentuando così la trepidazione e l’amarezza
degli appassionati.
Sentimento proprio non solo dei bambini, ma anche degli adulti; infatti mentre i primi sognano di abbandonare le noiose scuole reali per approdare alla divertentissima scuola di Hogwarts, dove libri e penne lasciano spazio ad incantesimi e bacchette magiche, i secondi si lasciano trasportare dalle numerose scene di azione, ricche di suspance e continui versamenti di sangue, che avvicinano il genere
Fantasy all’ Horror. Una miscela vincente che porta grandi e piccini a riprendere la storia del maghetto là dove l’avevano lasciata e a seguire quest’ultimo viaggio alla ricerca dei rimanenti Horcux (oggetti che
contengono parte dell’anima di Voldemort), necessari per distruggere il malvagio Lord Voldemort.
Tale ricerca viene continuamente ostacolata da creature del male che danno vita a scene di combattimento simili a quelle dei grandi colossal storici, in cui vengono inquadrati ambienti distrutti, terreni cosparsi di cadaveri e facce terrorizzate. La vita di Harry è dunque continuamente posta in pericolo a tal punto da venire anche annientata, con grande delusione da parte di un pubblico sostenitore di un eroe che credeva invincibile. Ma la morte di Harry non è altro che un inganno, poiché lo vediamo immediatamente ritornare dall’oltretomba e portare a termine vittorioso la sua missione. Un favola dunque che come di consueto
si conclude con un lieto fine, carico di valori positivi.
Ogni storiella fantastica infatti, al di là dell’aspetto
ludico, è pensata con scopo educativo; allo stesso modo Harry Potter nel far sognare mondi magici, fatti di muri trapassabili, di bancarelle incantate, di amici giganti e scope volanti, è una storia ricca di significati profondi. Insegna innanzitutto il valore dell’amicizia, indispensabile per vivere e sopravvivere, capace di rendere coraggiosi e disposti a rischiare la propri vita pur di salvarla a chi si vuole bene.
Insegna anche a non lasciarsi ingannare dalle apparenze, poiché dietro un abito scuro e un viso cupo, come quello del professor Piton, si può nascondere l’anima trasparente di un amico prezioso. Ma ricorrono chiari anche altri valori, come quello della famiglia, della fede nella religione, che fanno di Hogwarts, non solo una scuola di magia, ma anche una scuola di vita, per tutti coloro che troppo spesso dimenticano ciò che è davvero importante nella vita, tra cui, soprattutto, sognare.
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