ROMA – Un nuovo riconoscimento che attesta piena titolarità al lavoro di Gianfranco Cabiddu, ai suoi attori e musicisti che lo hanno supportato, soprattutto alla Sardegna, alla memoria che ne va a rivelare. Passaggi di tempo ha ottenuto una candidatura ai David di Donatello. Il film documentario ha recentemente conseguito il primo premio assoluto al Roma Music Doc Fest. Dopo la distribuzione nelle principali sale sarde e della penisola, che hanno riscosso un forte interesse di pubblico e critica, il compimento del consenso nella nomina alla gara per gli “Oscar del cinema italiano”. Il film è la storia di un viaggio. Il diario di bordo di un’avventura umana e artistica che vive da ormai dieci anni. Il progetto, l’allestimento e lo sviluppo del concerto Sonos ‘e Memoria, che parte da immagini mute, mostrando una Sardegna cresciuta col lavoro e col sudore. Il rito collettivo delle feste in un rapporto di sintonia e conflitto con il paesaggio. Un ambiente costruito da ricordi, aneddoti, esperienze tramutate oralmente da padre in figlio. Frammenti di cultura delle tradizioni che tessono un mosaico da custodire e preservare nei modi correttamente autentici. Queste modalità di rappresentazione sono valse la nomination della pellicola per il “Miglior documentario di lungometraggio”. Lo speciale premio, inaugurato nella scorsa edizione, è stato aggiudicato per la prima volta in quell’occasione a Pippo Delbono con il film “Guerra”. Sono cinque le pellicole finaliste che si contenderanno l’ambita statuetta. Oltre il racconto sardo, prodotto da Lantia, Maganos e Istituto Luce, concorreranno in gara “i dischi del sole” di Luca Pastore, “In viaggio con Che Guevara” di Gianni Minà, “I ragazzi della Panaria” di Nello Correale e “Un silenzio particolare” di Stefano Rulli. I David saranno consegnati a Roma, venerdì ventinove aprile presso l’Auditorium Centrale. Nella grande attesa che precede ogni evento importante, possiamo affermare senza dubbio di smentita, ricordando il famoso adagio, comunque vada è già un successo.
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