Nominati i 60 componenti del comitato regionale (per Alghero è stato eletto Diego Giammarco che succede, di fatto, ad Antonello Muroni) ed alla designazione dei 10 delegati sardi al congresso nazionale
ORISTANO - Si tenuto sabato ad Oristano il primo congresso regionale dell’Mpa Sardegna. Ai lavori hanno partecipato i delegati dei circoli, presenti nel territorio delle otto province, che hanno eletto alla carica di segretario regionale, Franco Cuccureddu, fino ad oggi commissario del movimento nell’Isola, ed hanno altresì provveduto alla nomina dei 60 componenti del comitato regionale (per Alghero è stato eletto Diego Giammarco che succede, di fatto, ad Antonello Muroni) ed alla designazione dei 10 delegati sardi al congresso nazionale.
Dalla relazione introduttiva di Cuccureddu, e dal partecipato ed approfondito dibattito è emersa la volontà di proseguire, con lealtà, l’esperienza all’interno della coalizione regionale guidata dal Presidente Cappellacci, ma, al contempo, si è chiesta, dopo una attenzione essenzialmente rivolta dalla Giunta regionale alle numerose e pressanti emergenze (da quelle industriali, a quelle finanziarie) una forte e risoluta svolta programmatica, con la definizione di un progetto di sviluppo per la Sardegna.
In questo senso il contributo dell’Mpa si articola in sei strategie e 24 progetti bandiera, tutti realizzabili in 18 mesi e capaci di disegnare una Sardegna turistica ed accogliente (con un nuovo Ppr che punti sulle strutture ricettive più che sulle seconde case, sulla continuità aerea e navale, su una disciplina dell’ospitalità e della nautica); una Sardegna verde (con un nuovo modello di chimica verde che sostituisca progressivamente quella dei derivati dal petrolio, una riforma profonda dell’agricoltura e dell’Ente foreste); una Sardegna nuova (dove i cittadini possano partecipare alla vita delle istituzioni attraverso la e-democracy, con una nuova architettura istituzionale che ponga al centro i comuni, col federalismo interno che inverta il processo di accentramento su Cagliari dei poteri e delle decisioni);
E ancosa: Sardegna mediterranea (con la battaglia per ottenere l’Autorità di gestione dell’Enpi anche nella fase di programmazione 2014/2020, con la Sardegna ponte fra riva sud e riva europea del mediterraneo, con Galsi od altre forme di metanizzazione che siano l’occasione per stringere legami commerciali e commerciali col nord Africa e con il Medio Oriente); una Sardegna identitaria (promuovendo partnership con Corsica, Sicilia, malta, Cipro, Baleari, Creta, ecc. x una grande battaglia comune in sede europea sulle compensazioni dalla zona franca alla continuità territoriale; la ricostituzione dell’Isola per promuovere, valorizzare e commercializzare l’artigianato artistico di qualità); una Sardegna solidale (con garantisca livelli adeguati di istruzione e formazione omogenei in tutta l’Isola, con l’approvazione della riforma sanitaria, del piano sanitario e della rete ospedaliera, con l’approvazione della legge sulla famiglia).
Questi i punti essenziali trattati e sui quali l’Mpa ha presentato articolati progetti di legge e di riforme profonde ed incisive sia sul fronte del modello di sviluppo che su quello dell’assetto istituzionale.
Al Congresso nazionale i delegati sardi hanno avuto mandato di portare la proposta di una più incisiva svolta autonomista nell’organizzazione interna, che si manifesti anche con l’adozione di simboli differenziati per regione, e di un movimento sempre più aperto a fungere da contenitore, o alleato, delle liste civiche, dei movimenti regionali, autonomisti ed indipendentisti presenti nelle varie realtà della Penisola e delle Isole facenti parte della Repubblica italiana.
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