Negativi i saldi provinciali e la dinamica di crescita. «Subito continuità territoriale per le imprese e sterilizzazione dei tempi di attesa agli imbarchi», richiede il presidente regionale di Confartigianato Trasporti Giovanni Antonio Mellino nel suo appello ai parlamentari sardi
CAGLIARI - L’autotrasporto in Sardegna continua a marciare con le ruote sgonfie. Il trasporto delle merci, nonostante la leggera frenata delle cessazioni, nel 2012 ha confermato il trend negativo degli ultimi anni. Lo provano i dati regionali del settore (di “Albo Autotrasporto” ed “Ufficio Studi Nazionale Confartigianato”) che al 1 gennaio 2013, vedono registrate 3.549 imprese con veicoli con un calo del 3,53percento rispetto al 2011, a dimostrazione di come le imprese del settore continuino, ormai da cinque anni, a consegnare i libri contabili in tribunale.
«Un mese fa lanciammo un appello ai futuri parlamentari sardi - afferma Giovanni Antonio Mellino, presidente regionale di “Confartigianato Trasporti” – affinché si impegnassero da subito per la Sardegna, per rivendicare il diritto alla continuità territoriale delle imprese isolane e la sterilizzazione dei tempi di attesa agli imbarchi nel calcolo dei tempi di guida, individuando così le modalità per il contenimento di costi generali. Purtroppo le notizie che abbiamo sulla Continuità Territoriale non sono buone - aggiunge – pare, infatti, che la Commissione Europea pubblicherà presto una delibera con la quale non approverà questa agevolazione per Sardegna e Sicilia, e cancellerà gli “ecobonus” (mai utilizzati nella nostra regione). Per questo siamo in allarme e vigiliamo sulle prossime comunicazioni che verranno fatte».
«In ogni caso, per l’ennesima volta, rilanciamo allarme – continua il presidente - perché i dati del settore confermano la necessità di riforme e dell’applicazione di norme che già esistono come, per esempio, quelle sui costi minimi di sicurezza e sui tempi di pagamento. Inoltre, i costi generali, in modo particolare nell’ultimo anno, sono esplosi soprattutto quelli dei carburanti e delle assicurazioni, senza parlare dell’appesantimento del carico fiscale che ha comportato aumenti dall’8 al 10percento». Per Mellino sarebbe importante «che lo Stato approvasse un decreto sulla fiscalità di vantaggio per le merci prodotte in Sardegna, così come avviene in Corsica. Sarebbe importante che i Parlamentari sardi, e il futuro Governo – conclude – affrontassero anche queste questioni con estrema urgenza. Noi siamo disponibili a incontrarli per discuterne insieme».
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