PORTO TORRES - Si è concluso giovedì mattina con un convegno il progetto In Port.O, l'importante progetto transfrontaliero del P.o. Marittimo, sul miglioramento della viabilità e comunicazione tra la Sardegna e la Corsica. Il progetto ha visto coinvolti attivamente per tre anni partner istituzionali corsi e sardi uniti da un obiettivo comune: cooperare per migliorare la comunicazione ed abbattere l'isolamento, nel concetto di un mare visto non più come barriera ma come punto di continuità tra due isole gemelle, centrali e strategiche negli scambi del Mediterraneo. «Con il progetto in Porto si sono gettate le fondamenta per il miglioramento della viabilità nelle due isole attraverso l'intensificazione della tratta Porto Torres-Propriano, che significa condivisione di un sistema, di un'idea di continuità atta ad intensificare gli scambi tra imprese in vista di una crescita economica sostenibile - ha spiegato Mauro Norcia, vicesindaco del Comune di Porto Torres (capofila del progetto) -. Ora bisogna continuare con il potenziamento di quanto fatto, così da trarre un beneficio non solo economico ma anche della qualità della vita».

«La cooperazione tra Sardegna e Corsica - ha poi spiegato Josè Bassu (responsabile delle relazioni con l’Eu per la Regione Corsa) -può portare in un futuro prossimo ad un intensificazione di rapporti e degli scambi anche con con altre realtà del Mediterraneo». «Ma per fare questo non si può prescindere dal lavorare di concerto con le autorità marittime e portuali garanti della sicurezza navale, portuale, ed ecologica ha sottolineato Marco Nobile – comandante del porto di Porto Torres - senza un tale attivo coinvolgimento non si può essere uniti dal mare».

In tale senso sono stati tutti gli interventi che si sono susseguiti durante l'incontro/dibattito, moderato da Pietro Esposito (segretario generale della Cciia di Sassari) che ha ribadito più volte come tema centrale del progetto sia stata la cooperazione, il fare rete, allo scopo non solo di abbattere le barriere del mare nella comunicazione e nei trasporti, ma anche quello di uscire da una posizione di estrema periferia ed invisibilità agli occhi dell'Europa. Dello stesso avviso Salvatore Masia (Provincia di Sassari) che ha mostrato la Ten-T, (la nuova rete dei trasporti unificata europea) nella quale al posto delle due isole è presente un vuoto, un “buco nero” inspiegabile che deve essere colmato. Ed è per uscire fuori da uno stato di trasparenza che bisogna lavorare insieme , fare rete per avere forza di rappresentanza anche in vista dell'incontro ai primi di luglio di una delegazione della Commissione Europea. A conclusione dei lavori Claudio Vinci, responsabile del progetto per il Comune di Porto Torres, ha ringraziato tutti i partner per l'impegno dimostrato che ha portato al rispetto delle azioni previste dal progetto.