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Stefano Idili
14 luglio 2005
"Nois", un nuovo documentario musicato dagli algheresi Franca Masu e Marcello Peghin
La produzione si avvale di una colonna sonora originale realizzata dal musicista Marcello Peghin e dalla cantante algherese Franca Masu, il lavoro sulle immagini di repertorio è stato curato invece dal regista Antonio Maciocco

CARGEGHE - Sabato 16 luglio alle ore 19,30 sarà presentato nel centro culturale Alfredo Ruiu di Cargeghe il documentario "Nois". Il progetto è stato promosso dalla Biblioteca di Sardegna, una polivalente struttura archivistica interamente dedicata alla produzione libraria isolana che sarà inaugurata il prossimo 30 luglio proprio a Cargeghe. L´idea del documentario si ispira al libro "Raccontando" curato da Francesca Santoru e pubblicato nel 2004 da Magnum edizioni sotto l´egida del centro Inedita. Nel volume attraverso una serie di interviste fatte ad anziani abitanti di Cargeghe e foto d´epoca si delinea uno spaccato di vita comunitaria di grande valore storico, sospesa tra racconto e fantasia. La regia di "Nois" è di Marco Demurtas, direttore artistico: Monica De Murtas, assistente alla regia: Rossella Giardullo, riprese: Marco Tolu. La produzione si avvale di una colonna sonora originale realizzata dal musicista Marcello Peghin e dalla cantante algherese Franca Masu, il lavoro sulle immagini di repertorio è stato curato invece dal regista Antonio Maciocco. Un team già collaudato lo scorso anno nella produzione del corto "Pregarias" ispirato alla storia di Alghero. Dopo la Sardegna anni ´40 delle comunità di pescatori emerge con "Nois" la realtà rurale del dopoguerra isolano, raccontata attraverso una ricostruzione fatta di immagini, musica e testimonianze dirette dei suoi anziani protagonisti. «Nel mio lavoro ho scelto di seguire le coordinate indicate dal ritmo delle immagini d´epoca, che si sono poi legate alla musica - dice Marco Demurtas - la narrazione è riflessiva e mai veloce nel tentativo di ricostruire la fluidità del ricordo, attraverso uno stile nitido, secco e non filtrato. Il materiale a mia disposizione era un preziosissimo filmato in super 8 (gli anni 60) che nel vederlo ha già oggi un sapore esotico. Ricorda il cinema militante che è ormai storia e i primi filmati fatti al mare con quelle cineprese che sono ormai modernariato. Poi "avevo" delle persone molto anziane che non mi hanno parlato degli anni 60 ma della guerra e delle loro "feste antiche". Quindi anche la loro voce, il loro sardo-italiano, la loro timidezza ed il loro entusiasmo dovevano apparire così come erano senza mediazioni. Ho voluto fare in modo che le persone parlassero di tutto, che guardassero me e non la telecamera». Come se fosse una cena, un festa di paese, una chiacchierata dal giornalaio. Per questo la scelta di regia è stata quella di tenere separati i due materiali come due film alternati (intervista/repertorio), senza intrusioni, inserti o invadenze reciproche. Il progetto video diventerà tra breve anche uno spettacolo in cui Franca Masu e Marcello Peghin eseguiranno dal vivo i brani inseriti nel documentario. La prima assoluta della nuova produzione è prevista per il prossimo 26 agosto a Stintino nel corso della sesta edizione di Sardegna in Banchina.
Nella foto: l´artista algherese Franca Masu
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