SASSARI - Giovedì 4 luglio, con il film e il documentario proposti dalla Fondazione Franco e Franca Basaglia, parte la quinta edizione di “Visioni Solidali”. L’appuntamento, a ingresso gratuito, è per le ore 21 nel Cortile di Palazzo Ducale a Sassari. Si tratta di una rassegna cinematografica promossa da “Associazioni al cinema” - Amnesty International, Emergency, Fondazione Franco e Franca Basaglia, Intercanvi, JoinUs, noiDonne 2005 e Ponti non muri - che avrà luogo dal 4 al 25 luglio presso il Cortile di Palazzo Ducale con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato alle Culture del Comune di Sassari.

L’appuntamento si rinnova la settimana successiva: martedì 9 luglio con “Inshallah Beijing”, documentario per la regia di Francesco Cannito e Luca Cusani proposto da Ponti non muri; mercoledì 10 luglio con “Poesia che mi guardi”, film per la regia di Marina Spada proposto da noiDonne 2005. La Fondazione ha promosso e gestisce, tra le varie iniziative, il programma nazionale Laboratori di cittadinanza che dal 2008 ha costruito, in diverse città, tra cui Sassari, progetti di lavoro comune tra studenti delle scuole medie superiori e dell’università e utenti dei servizi di salute mentale, in collaborazione con istituzioni pubbliche e con gruppi, associazioni e cooperative impegnate nella lotta all’esclusione sociale.

Questi progetti realizzano testi, cortometraggi, musiche, foto che vengono poi presentati e discussi in eventi rivolti a un pubblico più vasto. Dal 2010 è in corso, a Venezia e a Roma, la sperimentazione di Laboratori di cittadinanza con i bambini delle scuole elementari. “Cesare deve morire” è ambientato nella sezione Alta Sicurezza del carcere di Rebibbia, dove il regista Fabio Cavalli prova il “Giulio Cesare” di Shakespeare. Gli attori sono i detenuti, alcuni segnati dal “fine pena mai”. Le mura delle celle, i lunghi corridoi e le zone d’aria del carcere diventano un tutt’uno con le sale del potere dell’Antica Roma. Per la prima volta a Sassari questo film straordinario che ha vinto l’Orso d’oro al Festival di Berlino 2012. In “Contare (dentro e fuori dal carcere)” i protagonisti sono lavoratori di giorno, nel ginepreto di Platamona, e detenuti la sera, a San Sebastiano e ad Alghero. Vite sospese tra il desiderio di contare producendo qualcosa di positivo e la realtà di essere contati ogni sera, tornando in cella. Il corto è uno dei prodotti del Laboratorio di cittadinanza Raccontare l’invisibile realizzato dalla Fondazione Basaglia a Sassari.