Otto consiglieri comunali della minoranza chiedono la convocazione del consiglio e la discussione di due ordini del giorno: la riduzione delle commissioni e del numero degli assessori
OLBIA - Una richiesta di convocazione del consiglio comunale di Olbia è stata depositata nei giorni scorsi da otto esponenti dell'opposizione in Aula. I due ordini del giorno riguardano la riduzione delle commissioni - attualmente dieci e su cui ha competenza diretta il consiglio - e del numero degli assessori - sempre dieci ma la cui competenza è del sindaco.
Sul primo punto, già in passato era stato il capogruppo del Pdl Marco Piro - uno degli otto richiedenti insieme a Francesco Sanciu, Pietro Carzedda, Tiziano Pinna, Giovanni Casalloni, Angelo Cocciu, Valerio Spano e Antonio Pizzadili - a lamentarsi con il segretario generale «per il funzionamento anomalo delle commissioni che spesso e volentieri si riunivano per discutere di tutto ma sostanzialmente non deliberavano nessun atto da portare al vaglio del consiglio».
E prosegue Piro sull'esecutivo: «se ricordo bene, 4-5 anni fa il sindaco Giovannelli e la maggioranza di centro destra, portarono il numero di assessori da 8 a 10. Siamo coscienti che non si tratti di una battaglia “demagogica” ma anzi, sosteniamo che alcuni assessori costino di più (indennità, telefono, iPad, missioni) di quanto abbiano a disposizione nelle risorse di bilancio, basti guardare le perfomances di spesa di alcuni settori del bilancio consuntivo 2012 (sotto il 25%)». Numeri alla mano, l'esponente del Popolo delle libertà fa due conti: un assessore, solo per la indennità, costa al bilancio comunale 48mila euro l'anno. Dunque, ridurre la Giunta a 6 assessori comporterebbe un risparmio per le casse comunali di 200mila euro.
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