Ben 35 città italiane, da nord a sud, partecipano alla decima edizione della Giornata nazionale del turismo a piedi. Due i percorsi anche in Sardegna
OLBIA - Il trekking urbano è un "nuovo" modo di fare turismo, meno strutturato e lontano dai circuiti tradizionali. È una forma di turismo sostenibile, più libero e ricco di sorprese, che privilegia gli angoli più nascosti e meno noti delle città d'arte italiane. Il trekker, attraverso itinerari studiati da esperti, ha la possibilità di vivere una esperienza di viaggio particolare, coniugando la possibilità di immergersi nell'arte e nella natura, facendo sport. Ha inoltre il vantaggio di essere uno sport "dolce", ovvero adatto a tutte le età. Quest'anno la Giornata nazionale del turismo a piedi compie 10 anni.
Ed il 31 ottobre a festeggiarla saranno ben 35 città italiane, da nord a sud, isole comprese. Saranno tanti e diversi i percorsi che i vari comuni offriranno agli amanti del trekking nella giornata e la festa per alcune città si protrarrà come ad esempio a Siena, città capofila, ben 10 giorni. Il programma delle visite a piedi nelle città italiane prevede percorsi a vario livello di difficoltà, accessibili a tutte le età di chi vuol cimentarsi.
L'idea è nata nel 2002 dal Comune di Siena e sin dalle prime edizioni si sono aggiunte molte città. Partecipano all'edizione 2013: Amelia (provincia di Terni) Ancona, Ascoli Piceno, Bassano del Grappa (provincia di Vicenza), Biella, Bologna,
Cagliari, Chieti, Cividale del Friuli (provincia di Udine), Faenza, Fermo, Forlì, Giulianova (Teramo), Lucca, Mantova, Napoli, Orani (provincia di Nuoro), Ortona (provincia di Chieti), Padova, Palermo, Pavia, Perugia, Pistoia, Ragusa, Rieti, Salerno, Savignano sul Rubicone (provincia di Forlì-Cesena), Spoleto, Tarquinia (provincia di Viterbo),
Tempio Pausiania (provincia di Olbia-Tempio), Teramo, Trento, Treviso, Urbino.
Foto d'archivio
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