Nel fine settimana, il Ferroviario propone Riccioli d’oro e i tre orsi, nell’ambito della manifestazione Famiglie a teatro
SASSARI - Sabato 1 e domenica 2 marzo, alle ore 18, nell’ambito della manifestazione “Famiglie a teatro”, il “Teatro Ferroviario” di Sassari propone “Riccioli d’oro e i tre orsi”, di Consuelo Pittalis, per la regia di Pier Paolo Conconi, con Stefano Chessa, Luisella Conti, Nadia Imperio, Consuelo Pittalis. Le musiche sono di Mario Chessa, in collaborazione con I Bertas, le scene, i costumi e maschere sono curate da Fabio Loi e Matteo Cardia, il disegno luci da Paolo Palitta, fonica e scenotecnica sono firmate da Michele Grandi, mentre l’allestimento è a cura del “Progetto Palco”.
Lo spettacolo, consigliato per spettatori di età dai tre anni in su, presenta una bambina curiosa e un po’ impertinente, trovata nel bosco una deliziosa casetta, decide di entrarvi. La casetta appartiene a tre orsi: uno minuscolo, uno grande ed uno grandissimo, usciti per una passeggiata nel bosco in attesa che la colazione si raffreddi. Cosa fa Riccioli d’oro? Senza chiedere il permesso mangia la loro zuppa, si siede sulle loro sedie ed addirittura si mette a dormire nei loro letti! E mentre Riccioli d’oro dorme, i tre orsi rientrano a casa. E allora, cosa succederà?
Riccioli d’oro è una storia molto antica. Viene dalla Scozia ed è una delle più popolari fiabe di lingua inglese. Fiaba semplice, con una struttura ripetitiva che ben si adatta ad essere raccontata, in maniera giocosa e divertente, ai più piccini. Ancora una volta un bosco. Ancora una volta una bambina che si perde nel bosco. Dopo il grande successo di “Cappuccetto Rosso”, “la Botte e il Cilindro” presenta un’altra fiaba senza tempo dedicata ai più piccoli, per restituire loro la gioia delle fiabe classiche raccontate con quel tocco di invenzione e fantasia che la compagnia da sempre mette nei suoi lavori. Il testo è stato rielaborato a partire dalla versione popolare più conosciuta, senza però tralasciare un approfondito studio sulle origini della fiaba e con spunti originali ispirati alla trattazione di questa storia da parte di Bruno Bettelheim e dalla visione “sarcastica” di Roald Dahl. Per informazioni, si può telefonare al numero 079/2633049 o andare sul sito internet de La Botte e il Cilindro.
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