L'allarme è lanciato dalla Confartigianato locale e il suo presidente Mario Piras che fotografa una situazione di incertezza economica con la chiusura di 150 imprese nel 2013 ma anche amministrativa per la città con i ritardi sui bandi
ALGHERO - Una crisi che non risparmia nessuno: nel 2013 sono state chiuse 150 imprese nel territorio di Alghero e a farne le spese sono le famiglie delle persone rimaste senza lavoro ma anche le casse comunali che dovranno rinunciare ad altrettanti gettiti fiscali. L'allarme è lanciato dalla Confartigianato locale e il suo presidente Mario Piras che fotografa una situazione di incertezza economica ma anche amministrativa per la città.
Oltre alle aziende che chiudono, infatti, il comune guidato dal commissario straordinario dallo scorso dicembre faticherebbe a tenere i tempi rispetto ad impegni e scadenze: «risulta incomprensibile come l’amministrazione comunale non riesca a predisporre per tramite del dirigente di settore e degli uffici competenti, la documentazione necessaria per partecipare ai bandi Poic, programmi agevolativi diretti a sostenere lo sviluppo dell’imprenditorialità prevedendo un finanziamento a tasso zero rimborsabile in 5 anni».
«Tali programmi devono essere direttamente predisposti dai Comuni sulla base di un proprio Regolamento e crediamo che il Comune di Alghero non possa perdere questa opportunità: chi di dovere ha l’obbligo, anche morale, di adoperarsi perché entro i termini previsti dal bando, 30 aprile 2014, chi fosse interessato abbia la possibilità di presentare richiesta di accesso ai finanziamenti» spiegano da via Sassari dove lamentano i problemi anche nelle mancate concessioni edilizie per sopraelevazioni in zone B1 e B2: «situazione che sfiora il ridicolo nel momento in cui per la gran parte degli interventi i progetti sono già stati approvati dagli uffici tecnici e il Comune ha anche incassato gli oneri della Bucalossi, senza tuttavia procedere al rilascio della concessione edilizia».
A rischio secondo Piras e associati anche l'housing sociale, per l'offerta di alloggi e servizi abitativi a prezzi contenuti: «risulta altresì incomprensibile che il Comune di Alghero rischi di perdere oltre 7 milioni di euro per la realizzazione del progetto di housing sociale che prevede 105 alloggi di cui 49 unità abitative da destinare a libero mercato, 56 alloggi da concedere in affitto a canoni calmierati o in vendita a prezzi convenzionati e 10 unità immobiliari destinate a attività commerciali. Chiediamo che chi ha il potere di decidere si assuma la responsabilità di farlo e al commissario di attivarsi perché questa situazione si sblocchi».
Un altro appello al commissario è per il bando di gara del servizio di nettezza urbana. «Abbiamo partecipato ai lavori della V Commissione consiliare e dato il nostro contributo, insieme a tanti, per apportare le migliorie più opportune per la predisposizione di un capitolato realmente funzionale alle esigenze della nostra città e che non gravi eccessivamente in termini di tassazione sulle utenze domestiche e non domestiche» dice Piras che chiede di concretizzare un lavoro pronto da mesi: «la stagione turistica ormai alle porte comporterà una sofferenza per l’immagine complessiva della città e per le attività turistiche, commerciali e artigianali, e ogni giorno che passa senza bandire la gara contribuisce al degrado della nostra città».
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