«Nessuna proposta costruttiva in campo, solo ricette per ulteriore precarietà», ha dichiarato il senatore di Sel Luciano Uras in tema di lavoro
CAGLIARI - «I dati sull'occupazione diffusi dall’“Istat” certificano il fallimento delle politiche economiche di austerità recessiva promosse dalla “Bce” e dai governi conservatori europei, compresi quelli italiani di questi ultimi anni. Una politica che ha sfiancato le capacità produttive del Paese e colpito profondamente i lavoratori e le loro famiglie». Così, il senatore Luciano Uras, capogruppo di Sel in Commissione Bilancio, commenta i dati resi noti dall'Istat.
«In questi giorni - ha proseguito- non si vede nessuna proposta costruttiva in campo. Nessuna volontà di incentivare l'impiego dei capitali privati nelle attività produttive, di sostenere un adeguato investimento pubblico nel rilancio della economia nazionale. L'unica cosa che si propone con sistematicità è la precarizzazione dei rapporti di lavoro, una flessibilità selvaggia e una progressiva e aggressiva politica di riduzione di salari e stipendi. Insomma l'idea che in Italia il lavoro non valga nulla, che si debba lavorare gratis e nella insicurezza».
«Invece abbiamo bisogno di politiche di segno contrario, che valorizzino l'investimento di capitali in attività produttive, moderne ed eco-sostenibili, che promuovano energie, competenze e impegno nel lavoro, stabilità occupazionale e stretti legami dei lavoratori con il futuro della propria impresa. Insomma - ha concluso Uras - servono interventi di politica economica capaci di costruire processi di giustizia sociale».
Nella foto: il senatore di Sel Luciano Uras
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