SANTU LUSSURGIU - Incipit in versi per il trittico di “Teatro da Balcone” che questa sera, alle ore 22, aprirà l'ultima serata della sesta edizione del “Festival Percorsi Teatrali” firmato dal “Teatro del Segno” a Santu Lussurgiu. In un immaginario dialogo a distanza tra poeti, gli attori Stefano Ledda e Pier Paolo Frigau proporranno le rime di “Una notte–a Giovanni Corona”, di Antonio Cossu e “Cade la voce oscura–ad Antonio Cossu”, di Giovanni Corona: un attestato di reciproca stima ed amicizia, in cui si svela il volto affascinante di un paese intriso di cultura e poesia, con il recital a due voci dedicato ai due autori lussurgesi, lo scrittore in versi ed in prosa autore del romanzo “Il sogno svanito” ed il poeta e maestro di scuola (cui il festival rende uno speciale omaggio, in occasione dei cento anni dalla nascita), che ha offerto tra le rime una lucida e talvolta amara testimonianza di forte impegno politico e civile. Spazio poi all'ironia surreale di Stefano Benni, con “La misteriosa scomparsa di W”, fortunato monologo al femminile in cui affiorano, tra il disincanto della protagonista, le sue riflessioni sulla povertà e sulla guerra, sull’amicizia e sull’intolleranza, sulla giustizia e sull’amore, nell'interpretazione di Antonella Puddu. Infine, il fascino della lingua immaginifica di William Shakespeare e la sua capacità di indagare nell'animo umano per una rilettura di una delle eroine del “Riccardo III”, nell'inedito “Il segreto della Lady”.

Chiuderà in bellezza il Festival, sempre lunedì, ma alle 22.30, (al termine degli itinerari nel centro storico sul filo delle parole e delle note del Teatro da Balcone), la mise en scène di “Tutto#Tranne#Gramsci”, della compagnia “Anfiteatro Sud”, per la regia di Susanna Mameli: di fronte alla facciata dell'Edificio Carta Meloni, trasformata in suggestiva scenografia architettonica, Marta Proietti Orzella interpreterà Teresina, sorella dell'intellettuale, politico ed scrittore di Ales (con gli interventi in video di Renata Manca), per un viaggio tra memorie familiari e pagine di storia, da cui emerge un ritratto “privato” di una delle personalità di spicco del Novecento in Italia e in Europa. Sulla falsariga de “Le donne di casa Gramsci”, di Mimma Paulesu Quercioli, lo spettacolo, ideato dalla regista e drammaturga Mameli, in occasione del settantacinquesimo anniversario della morte di Antonio Gramsci, affronta gli aspetti più intimi, le trame degli affetti e l'ambiente nel quale si formò una delle menti più brillanti del secolo scorso. Emerge lo stretto legame con la madre e la figura affascinante di questa donna forte e determinata a favorire e render possibile, a costo di enormi sacrifici, il percorso di studi del figlio; il coraggio e la dignità, pur in una situazione difficile e le luci e le ombre della vita nell'Italia della prima metà del Ventesimo Secolo. Una narrazione avvincente, in cui le trame sottili ed invisibili degli affetti giocano una parte fondamentale: la famiglia d'origine è la radice salda su cui fioriscono scienza e coscienza, è realtà fervida di esempi e portatrice di valori e legami profondi, che non si spezzano, di comprensione e incoraggiamento, solidarietà e condivisione, di sogni e speranze per l'avvenire. Il dramma del carcere spiegato alla madre è il simbolo di quella rivoluzione morale, che antepone l'interesse comune a quello personale e preconizza un mondo di uomini e donne liberi ed uguali, in cui la conoscenza diventa ambizione realizzabile e strumento di crescita e sviluppo per l'individuo e la collettività.

Seguirà la Festa Finale, con artisti e tecnici e tutti gli ospiti della manifestazione insieme agli abitanti di Santu Lussurgiu, riuniti per un brindisi tra musica e danze, in attesa della settima edizione del Festival Percorsi Teatrali. L'ingresso agli spettacoli è libero e gratuito.