Partirà dalla città barbaricina martedì mattina la tournèe sarda dello spettacolo “Gap/ rovinarsi è un gioco”, pensata dall’Asl e dal SerD di Nuoro per combattere il fenomeno dilagante della dipendenza da gioco d’azzardo
NUORO - S'intitola “Gap/ rovinarsi è un gioco” lo spettacolo del “Teatro del Segno”, scritto, diretto e interpretato da Stefano Ledda, previsto martedì 25 novembre alle 9 e alle 11.30 presso l'Auditorium dell'Istituto Tecnico Commerciale “Salvatore Satta” di Nuoro, per un nuovo appuntamento con il Progetto “Rovinarsi è un Gioco”/ Sardegna 2014-2015, promosso e sostenuto dall'Azienda Sanitaria Locale di Nuoro e dal SerD di Nuoro. La pièce, che racconta la storia emblematica di un giocatore di videopoker, dalla “prima volta” fino alla tragica spirale della dipendenza, farà da preludio all'incontro-dibattito tra gli studenti e gli esperti (medici e psicologi, e assistenti sociali) e gli operatori del SerD, per una riflessione su un tema delicato e scottante.
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Il progetto “Rovinarsi è un Gioco”/ Sardegna 2014-2015 (che ha recentemente ottenuto il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, in aggiunta a quelli delle Asl e di diversi Comuni e Province della Sardegna, e dell'Associazione degli ex Giocatori d'Azzardo e delle loro famiglie) punta a raggiungere 10mila ragazzi nell'Isola per una campagna di sensibilizzazione e prevenzione del “gioco d'azzardo patologico”, «nuova e insidiosa forma di dipendenza non da sostanze, che colpisce le diverse fasce d'età, e sempre più i giovanissimi». Ispirato a una notizia di cronaca, “Gap/ rovinarsi è un gioco” disegna il ritratto di un uomo vittima di un'insana passione per il videopoker, che trasforma quell'innocente passatempo in ossessione fino a travolgere la sua intera esistenza, facendogli dimenticare etica e impegni, portandolo trascurare e perfino tradire gli affetti, e spingendolo verso il baratro.
Storia di un viaggio agli inferi, cui segue una graduale presa di coscienza, lo spettacolo ricostruisce una vicenda emblematica mescolando realtà e invenzione, accostando gli stati d'animo e i pensieri del protagonista ai freddi numeri che restituiscono le proporzioni inquietanti di un fenomeno troppo spesso sottovalutato, benché sia sotto gli occhi tutti. Nato come semplice spettacolo teatrale, sulla sollecitazione del racconto in prima persona di una vita “esplosa” per effetto del gioco d'azzardo patologico a metà degli Anni Duemila, in coincidenza con l'affermarsi in Sardegna di videopoker e slot machines, “Gap/ rovinarsi è un gioco”, sembra ha suscitato l'interesse di medici e operatori, che l’hanno utilizzato anche in ambito terapeutico, in virtù della forza espressiva e comunicativa del linguaggio teatrale, che riesce a far accadere le cose sul palco, con un diretto coinvolgimento intellettuale ed emotivo del pubblico. La tournée di “Gap” nell'Isola con il Progetto “Rovinarsi è un Gioco”/ Sardegna 2014-2015 servirà quindi a mettere l'accento su una realtà sempre più drammaticamente presente e, dopo la tappa di domani a Nuoro, sbarcherà a Posada, il 5 dicembre, a Sinnai sabato 20, per poi concludersi ad Assemini il 10 gennaio.
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