CAGLIARI – Tra “Gap/rovinarsi è un gioco” ed “Amori da Palcoscenico”, il “Teatro del Segno” si fa in due... anzi, in quattro. La compagnia cagliaritana sarà in scena sabato 20 dicembre, alle ore 9 ed alle 11, e domenica 21, alle 17, a Capoterra, al “Piccolo Teatro dei Ciliegi”, in Piazza Maria Carta 8, in località Poggio dei Pini (ospite di “Anfiteatro Sud”) con “Amori da Palcoscenico/Da Shakespeare, Goldoni, Rostand…”, intrigante antologia di “giochi, drammi, passioni, schermaglie amorose tratte dai classici del teatro e della letteratura”; e sempre domani, ma alle ore 21, al “Teatro Civico” di Sinnai, con lo spettacolo Gap/rovinarsi è un gioco, in cartellone per la Stagione 2014-5 de “L'Effimero Meraviglioso”.

Un intenso fine settimana per attori e tecnici della compagnia fondata e diretta da Stefano Ledda: l'attore e regista, nonché dramaturgo, sarà sotto i riflettori a Capoterra (sabato e domenica) insieme a Daniela Collu, nella vorticosa giostra delle passioni di Amori da Palcoscenico, raffinato e coinvolgente gioco metateatrale in cui i due interpreti prestano volto e voce alle più famose coppie d'innamorati della storia del teatro (e non solo). Teneri ed infuocati duetti e dolci schermaglie (da un corteggiamento senza parole al dialogo di “Romeo e Giulietta” al balcone, alla dichiarazione per interposta persona alla bella Rossana nel“Cyrano de Bergerac”, da cui si evince che il bacio è “un apostrofo roseo fra le parole t'amo”), ma anche la verve e le maliziose provocazioni de “La locandiera”. Un viaggio tra le battute immortali di William Shakespeare, Edmond Rostand e Carlo Goldoni (ed altri ancora) per interrogarsi sulle diverse sfaccettature dell'amore, dall'incontro folgorante fra due adolescenti, alle parole poetiche di Cyrano (nascosto dietro l'avvenente Cristiano) alle arti della seduzione messe in pratica (con scaltro senso degli affari) dalla celebre “Locandiera”. Nel catalogo degli amanti celebri, anche Otello e Desdemona, traditi da Jago e perduti dalla cieca gelosia del Moro, e Piramo e Tisbe (personaggi da tragedia, vittime dell'involontaria parodia della compagnia degli artigiani nello shakespeariano “Sogno di una notte di mezza estate”).

Il gioco d'azzardo patologico è invece il tema centrale di Gap/rovinarsi è un gioco (ideato, diretto e interpretato dallo stesso Ledda), che domani, alle 21, vestirà i panni di Emanuele, un giovane uomo come tanti altri, finito nella spirale pericolosa del videopoker. Una storia vera, che si arricchisce di dettagli reali e inventati, non dissimile da altre innumerevoli vicende simili, in cui l'innocuo passatempo rappresentato dal videopoker e dalle slot machines, ma anche dal “Bingo”, dai “Gratta e Vinci”, dal poker on-line come dai più tradizionali “Lotto” e “Superenalotto” (quando non la roulette) diventa l'ossessione ed il fulcro di un'intera esistenza. Da “Il giocatore” di Dostoevskij alle moderne notizie di cronaca, continua a manifestarsi, sotto varie forme, la tendenza umanissima a tentar la fortuna per lasciarsi poi tentare, ed a volte travolgere dal piacere del rischio, fino a innescare un meccanismo pericoloso, in cui si desidera (inconsciamente) perdere per “dover” rigiocare ancora, e ancora, fino a “rifarsi”. I rapporti affettivi e di lavoro vengono trascurati e infine messi in crisi da chi si lascia vincere (non per colpa ma a causa di un'innata predisposizione, che si accentua in epoche di crisi e difficoltà economiche, in cui l'azzardo può sembrare l'unica via per conquistare una vita migliore) dal demone del gioco. Al termine dello spettacolo (grazie al patrocinio della Asl di Cagliari e del SerD di Quartu Sant'Elena) si svolgerà un incontro/ dibattito a tema con la partecipazione del dottor Antonello Canu e di esperti, medici e psicologi del SerD.

(Foto di Umberto Fadda)