«Promessa mantenuta per il rilancio del territorio», dichiarano gli assessore regionali Paolo Maninchedda e Maria Grazia Piras
OLBIA - Svolta nella vicenda della Diga di Monti di Deu, l'invaso gallurese colmo di acqua potabile che attualmente non è connesso con la rete idrica della Sardegna. La Giunta Regionale, su proposta dell'assessore regionale dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, riprogrammando la destinazione di 3milioni e mezzo di euro, ha affidato ad “Enas” ed “Abbanoa” il compito di connettere la diga con la rete dell'acqua potabile e con l'area industriale di Tempio Pausania.
La Giunta si è inoltre impegnata ad integrare gli stanziamenti con il mutuo del Piano infrastrutture. L'intervento ha rilevanza per l'intero sistema idrico della Sardegna nord-orientale. Infatti, una volta realizzati i lavori, non sarà più necessario pompare l'acqua per Tempio dall'invaso di Buddusò, che invece potrà rifornire la Baronia. «Stiamo cercando di dimostrare che la Sardegna vive meglio se si concepisce come un sistema coeso, che non spreca, che non rallenta, che interrompe e corregge le scelte irrazionali – spiega Maninchedda - Era un impegno assunto con le comunità galluresi ed è stato mantenuto».
«Siamo soddisfatti – aggiunge l’assessore Piras – perché abbiamo avviato la soluzione di un problema sollevato anche di recente dai sindaci dell’Alta Gallura e dagli imprenditori, in particolare quelli del comparto del sughero. Grazie agli interventi decisi oggi dalla Giunta, il tessuto produttivo del territorio può riprendere a programmare nuove azioni di rilancio e di sviluppo».
Nella foto: l'assessore regionale Paolo Maninchedda
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