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S.I. 30 marzo 2015
Teatro Lirico di Cagliari nel caos: Pigliaru eviti messa in liquidazione
Depositata in Consiglio Regionale un´interrogazione redatta dai Riformatori Sardi con al centro la condizione in cui si trova il Teatro Lirico. Il capogruppo Dedoni chiede un immediato intervento del Presidente Pigliaru


CAGLIARI - Il presidente Pigliaru intervenga per sbloccare la fase di stallo in cui è precipitato il Teatro Lirico di Cagliari, evitando la messa in liquidazione amministrativa coatta, favorendo il risanamento della Fondazione e sollecitando il sindaco Zedda a lasciare la carica di Presidente per manifesta incompatibilità ambientale: lo chiede il gruppo Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in un’interpellanza, firmata dal capogruppo Attilio Dedoni insieme ai consiglieri Michele Cossa e Luigi Crisponi, rivolta al Presidente della Regione e all’Assessore regionale alla Cultura, Claudia Firino. L’interpellanza è stata illustrata stamani nel corso di una conferenza stampa in Consiglio regionale.

Secondo i Riformatori, le difficoltà economiche e gestionali necessitano un’assunzione di responsabilità da parte di tutti i soci della Fondazione, in particolare Comune e Regione, soprattutto alla luce del fatto che il bilancio preventivo 2014 è stato approvato solo a fine anno, che quello 2015 è stato approvato a gennaio ma ritenuto non conforme dal Ministero e pertanto non consentirebbe l’erogazione dei finanziamenti statali, e che l’esiguo cartellone per l’anno in corso, definito solo per la parte concertistica e solo fino a maggio, porterà a una diminuzione delle risorse ministeriali, che dipendono dalla quantità e dalla qualità della programmazione. Le organizzazioni sindacali denunciano sulla stampa, oltre al ritardo nel pagamento degli stipendi, una gestione impostata su un “percorso improvvisato e privo di trasparenza e confronto” e l’assenza di una strategia di rilancio. L’ex direttore amministrativo, Paolo Paoli, ha evidenziato la necessità e l’urgenza di trovare una soluzione per evitare la messa in liquidazione. Al danno economico che la crisi del Lirico sta causando alla Sardegna si aggiunge inoltre il rischio di perdere un presidio fondamentale per la qualificazione della cultura musicale nell’Isola.

I firmatari dell’interpellanza chiedono a Pigliaru e Firino di attivare immediatamente le necessarie procedure, anche straordinarie, per evitare la messa in liquidazione e le conseguenze che ne deriverebbero per i trecento dipendenti, approntando un piano di risanamento per superare il momento di difficoltà, restituire alla comunità sarda un’importante istituzione culturale e ridare serenità ai lavoratori e alle loro famiglie. I Riformatori chiedono inoltre al Presidente della Regione di partecipare in prima persona al consiglio di indirizzo del Teatro, impegnandosi direttamente nella gestione amministrativa e nell’allestimento della programmazione, e di sollecitare il Presidente della Fondazione a prendere atto dell’incompatibilità ambientale da cui è investito e a lasciare la carica.
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