Teatro Lirico ancora in agitazione. I sindacati annunciano cinque giornate di sciopero e proteste e chiedono con una lettera aperta alle autorità l’immediata revoca della sovrintendente Spocci
CAGLIARI – Con una lettera aperta al Sindaco Zedda, al governatore Pigliaru e alle autorità dell’Ente diverse sigle sindacali (SLC-CGIL UILCOM-UIL FIALS-CISAL LIBERSIND-CONF. SNATER CSS) chiedono l’immediata revoca della nuova sovrintendente Angela Spocci.
I sindacati annunciano scioperi: «Dopo oltre un mese di pubbliche denunce e appelli inascoltati all’indirizzo degli organi istituzionali che concorrono alla gestione della Fondazione affinché pongano termine ad una gestione tanto inadeguata, a tutela dei lavoratori, del loro posto di lavoro, del loro futuro e della loro onorabilità professionale nel ribadire lo stato di agitazione, si proclamano cinque giornate di sciopero le date delle quali saranno comunicate di volta in volta».
Le motivazioni sono ampiamente spiegate all’interno del comunicato: nessuna attività pianificata né a breve né a lungo termine, nessuna prospettiva occupazionale, Fondazione che sarebbe al tracollo sotto ogni punto di vista (abbonati, incassi, immagine, spettatori, critica), stagione lirica che partirà con grosso ritardo.
Di seguito nel dettaglio il comunicato: «Con disposizione del 4 settembre 2014 il “Direttore Generale per lo Spettacolo dal vivo” dott. Salvatore Nastasi ha comunicato a tutte le fondazioni lirico-sinfoniche che, in osservanza alle leggi n°.112/2013 e n°.106/2014, entro sei mesi dall’adeguamento degli statuti è fatto obbligo di procedere a rideterminare l’organico necessario all’attività da realizzare nel triennio successivo. Tutte le fondazioni stanno procedendo in tal senso a differenza di Cagliari dove la sovrintendente, lungi dall’aver pianificato l’attività non solo per i venturi tre anni ma nemmeno per i prossimi due mesi, a poco più di un mese dalla scadenza imposta per legge non ha predisposto alcun tavolo di discussione con le OOSS per affrontare un argomento di tale rilevanza strategica per il futuro del teatro.
L’art. 38 del vigente CCNL stabilisce che entro il primo quadrimestre la Direzione aziendale debba fornire alle OOSS informazioni riferite all’esercizio finanziario successivo, proposte di programmazione annuale, prospettive occupazionali della Fondazione. La Sovrintendente sembra non essere a conoscenza di tale norma come di qualsiasi altro concetto riguardante le relazioni sindacali: processi di mobilità di personale interno attuati senza alcun confronto con le OOSS, reiterate richieste di incontro regolarmente inascoltate, indagini ricognitive per personale non previsto in pianta organica, provvedimenti disciplinari assunti senza alcuna contestazione d’addebito preventiva, assunzioni di personale esterno senza aver fornita alcuna informazione a OOSS e C.d.I. sono tutti atteggiamenti che denotano un’assoluta inadeguatezza alla gestione di un’azienda quale il Teatro Lirico.
Unica tra le 14 a non avere una vera programmazione, la nostra Fondazione sta subendo un tracollo sotto ogni punto di vista: di abbonati (-35% rispetto allo stesso periodo 2104), di incassi da botteghino (diminuzione presunta di circa euro 800.000), di immagine, di afflusso di spettatori (causato da una impostazione approssimativa dei programmi presentati) e di critica (visto il discutibile livello artistico di alcuni artisti ospiti evidenziato da più testate giornalistiche).
La stagione lirica, che per ragioni ascrivibili unicamente alla Sovrintendente partirà con colpevole e irrimediabile ritardo, sarà con ogni probabilità presentata al C.d.I. con le medesime imbarazzanti deficienze della recente stagione sinfonica: verrà proposto qualche titolo senza alcun costo dettagliato di realizzazione, di personale aggiunto, di scenografie, di materiale; parte di cast, direttori e registi saranno annunciati strada facendo creando imbarazzanti vuoti nel cartellone; la speranza di aumentare il numero di recite e opere (con conseguente incremento FUS del prossimo anno) andrà delusa per l’inspiegabile negligenza con la quale si sono lasciati trascorrere questi ultimi due mesi; conseguentemente i finanziamenti ministeriali 2016 subiranno una drastica contrazione.
Dal giorno del suo insediamento, il quotidiano operato della Sovrintendente ha sempre più confermato alle scriventi segreterie e all’assemblea unanime dei lavoratori che solamente una decisa assunzione di responsabilità da parte del C.d.I., che in tempi rapidissimi porti alla revoca della dirigente da parte dell’autorità preposta, possa fornire al teatro una via d’uscita da una situazione di gestione pressappochista, approssimativa e indubitabilmente non all’altezza di una fondazione quale la nostra. Contestualmente alle giornate di astensione dal lavoro saranno attuate forme di protesta e sensibilizzazione dell’opinione pubblica tra le quali affissione di striscioni all’esterno del teatro, opera di volantinaggio, conferenze stampa, flash mob, occupazione del teatro, sitin».
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