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A.B. 7 agosto 2015
Olbia e Costa Smeralda: completata cartografia catastale digitale
Il progetto, maturato negli anni con la partecipazione della Regione e dei Comuni, porterà vantaggi all’Agenzia delle Entrate, agli altri enti che governano il territorio e, non ultimi, ai cittadini ed ai professionisti. Riemerse rendite per 1,8 milioni di euro e un porticciolo turistico


OLBIA - In Sardegna, il Catasto digitale non ha più lacune. Infatti, si è concluso il progetto per l’abbandono delle mappe cartacee con l’acquisizione computerizzata delle foto aeree per i Comuni che ancora mancavano all’appello: Olbia, Arzachena, Valledoria e Golfo Aranci. Un territorio che comprende anche la Costa Smeralda, considerata una delle zone dal valore immobiliare più alto d’Europa. Il progetto, maturato negli anni con la partecipazione della Regione Autonoma della Sardegna e dei Comuni, porterà vantaggi all’Agenzia delle Entrate, agli altri enti che governano il territorio e, non ultimi, ai cittadini ed ai professionisti. La piena informatizzazione ed il confronto dei dati già noti al Fisco con i rilievi aerei del 1990, del 2004 e del 2008 aggiornati ad oggi, hanno fatto emergere immobili non ancora accatastati, tra cui un porto turistico di quasi 600 posti barca. Al momento, le rendite catastali complessive nei Comuni interessati sono cresciute di circa 1,8milioni di euro.

La sovrapposizione della cartografia digitale con foto aeree offre un semplice ma efficace sistema per la ricerca degli “immobili fantasma” e, in generale, per la lotta all’evasione ed all’elusione fiscale immobiliare, soprattutto in zone (come la Costa Smeralda) in cui la quotazione delle ville supera i 13mila euro/al metro quadro (secondo i dati dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate). Inoltre, dopo la tragica alluvione del 18 novembre 2013, la Procura di Tempio Pausania aveva necessità di uno strumento cartografico aggiornato per le indagini sulle responsabilità del disastro. Come consuetudine, anche in questo caso, l’Agenzia ha messo a disposizione le proprie informazioni e competenze all’autorità giudiziaria ed agli enti che hanno curato l’emergenza concentrando ed accelerando le attività di progetto sul Comune di Olbia, nonostante fosse il più complesso dal punto di vista tecnico. Il completamento della digitalizzazione delle mappe catastali sta mettendo il luce altri interessanti fenomeni. Un esempio: nel nord della Sardegna, attraverso la corretta intestazione delle particelle costiere, il Demanio pubblico ha guadagnato 165ettari di terreno, equivalenti a 257 campi da calcio.

L’accelerazione data al progetto negli ultimi due anni risponde all’esigenza, già emersa negli Anni Novanta, quando sono stati eseguiti i primi rilievi aerei, di rappresentare su una cartografia catastale dettagliata (scala 1:1000) un territorio che negli ultimi decenni ha vissuto una vera e propria esplosione edilizia. La nuova cartografia sostituisce quella realizzata 70 anni fa per rappresentare delle zone allora a sola vocazione agropastorale ed ormai non più adeguata. Nell’operazione sono stati finalmente recepite le variazioni dei confini amministrativi di alcuni comuni, la più antica del 1939. Ora, messa nel cassetto anche l’ultima cartografia cartacea d’Italia, anche per Olbia e la Costa Smeralda i tecnici professionisti potranno finalmente consultare ed aggiornare gli atti catastali via Internet, senza doversi più recare all’ufficio di Sassari. Anche il cittadino, grazie alla digitalizzazione, potrà consultare la cartografia catastale accedendo ai servizi per il contribuente del portale “Fisconline”. «Un progetto complesso, coordinato dal direttore regionale aggiunto Claudio Fabrizi, che ha richiesto competenze elevate e notevoli risorse, ma di altissimo significato per le linee strategiche dell’Agenzia delle Entrate per la giusta perequazione fiscale e la semplificazione del rapporto con i propri utenti», ha dichiarato il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Rossella Rotondo.



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