Il giovane commerciante auspica una decisione bipartisan in Consiglio Regionale che risolva la situazione delle chiusure degli esercizi pubblici durante i giorni di festa
ALGHERO – Come già lo scorso anno, torna d’attualità la querelle riguardante le chiusure degli esercizi commerciali nei giorni di festa, come regolamentato dall’Articolo 6 della Legge Regionale n.17/2006, la cosiddetta “legge sul commercio”. Sono date inderogabili che obbligano alla chiusura i commercianti sardi, ma scavalcata, per giovedì 1 Maggio, da una deroga che riguarderà solo gli esercizi commerciali del cagliaritano. «Politici dei due schieramenti si stanno interessando al problema, ma stranamente solo in questo periodo». Questo l’incipit dell’intervento di Emiliano Piras, che sottolinea come i commercianti algheresi non vogliano strumentalizzazioni politiche, ritenendo questo interessamento come un troppo palese metodo per fare campagna elettorale ad un anno dalle Regionali. «Non vogliamo essere oggetto di una disputa politica. Auspichiamo invece che l’enunciato legislativo venga ritenuto sbagliato dall’intero Consiglio Regionale e quindi rivisto, con un voto più alto possibile». Emiliano Piras ribatte anche alle
dichiarazioni di alcuni membri della Maggioranza che hanno sottolineato come, anche tra i banchi dell’Opposizione, la Legge abbia trovato proseliti. «Fa specie – spiega Piras -che ora i consiglieri regionali di Maggioranza vogliano dare le colpe dell’approvazione all’Opposizione. Fino a prova contraria, il Centrosinistra ha una larga maggioranza e sembra strano che, solo in questo caso, si faccia condizionare dalla Minoranza». In chiusura, Emiliano Piras lancia una proposta alle massime istituzioni politiche isolane. «Noi commercianti siamo disposti ad un confronto pubblico, ad un Consiglio Regionale aperto per discutere dell’argomento».
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