All´orizzonte il rischio cassa integrazione. Nuovo incontro martedì 31 marzo. La Ugl, attraverso il suo segretario regionale per il trasporto aereo Umberto della Chiesa, chiede che vengano e salvaguardati i lavoratori a tempo indeterminato e stagionali
ALGHERO - La Ugl, attraverso il suo segretario regionale per il trasporto aereo Umberto della Chiesa, chiede che vengano e salvaguardati i lavoratori a tempo indeterminato, mantenendo anche i livelli occupazionali e tutelati gli stagionali, sia Eas che Sogeaal, inserendoli lungo la stagione seguendo l’anzianità di servizio. «E’ fondamentale tutelare tutti i lavoratori, anche gli stagionali di entrambe le strutture».
«Abbiamo posto l’attenzione sul fatto che occorre andare ad un tavolo istituzionale – spiega Della Chiesa – considerato il fatto che la proprietà dello società è per una buona percentuale a carico regionale, ci sembra doveroso affrontare una trattativa con tutte le parti in causa. Non si può assolutamente sottovalutare questa situazione».
Il 27 marzo si terrà il Consiglio di Amministrazione e la riunione dei soci che delibererà presumibilmente il nuovo assetto societario, successivamente il 31 marzo alle 10.30 i sindacati saranno nuovamente chiamati a discutere il futuro dei dipendenti aeroportuali.
Mentre all’aeroporto di Alghero si decide sulla sorte dei 62 dipendenti dell’Eas, la società che si occupa del servizio di handling, che molto probabilmente passeranno sotto l’egida della Sogeaal, società che gestisce lo scalo locale, la sede regionale Ugl mappa l’intero settore dei trasporti nell’isola analizzando tutte le sue criticità. Le aziende seguono il loro business, i trasporti, sempre più privatizzati, trascurano il sociale.
Gli utenti e i lavoratori sono abbandonati in favore del guadagno immediato. Questa la situazione nell’isola. «Le ferrovie dello stato abbandonano l’isola rincorrendo il business – spiega il vice segretario regionale Piergiorgio Piu – trascurando il tessuto sociale». «Gli studenti e i lavoratori che vivono fuori non possono più trasferire le loro masserizie perché costa troppo e il trasporto su ferro non garantisce più quel servizio».
«Anche sul fronte navale – prosegue Piu - si rischia di non aver certezze. La Regione dovrebbe gestire il sistema di trasporti navali, garantendo o un rinnovamento del contratto alla Tirrenia o comunque un collegamento con la penisola, ma soprattutto con le isole minori della Sardegna in regime di continuità territoriale. Ci si dimentica troppo spesso che la Sardegna racchiude in se una serie di isole minori che hanno necessità di collegamenti frequenti e stabili, non gestiti in regime di mercato, ma affidabili, sicuri e soprattutto garantiti».
Infrastrutture e trasporti affidabili e garantiti quindi, soprattutto se si vuol tutelare lo sviluppo turistico. «La SS-Olbia è uno dei punti nevralgici del traffico merci, turistico e sociale nell’isola e non può esser abbandonata ne rinviata – continua ad illustrare Piergiorgio Piu - Stessa sorte per la 195, strada di Pula famosa anch’essa per traffico e croci a bordo strada».
«Un’inefficiente e problematica carreggiata percorsa ogni giorno dai numerosi lavoratori che si recano al polo industriale cagliaritano e dal mese di maggio anche da turisti e giovani che si recano nelle località balneari e di divertimento notturno». Sono argomenti che non si posso tralasciare o rinviare senza una data, soprattutto perché fanno parte di quelle grandi opere che andrebbero ad aumentare lo stato occupazionale.
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