Residenti e turisti potranno usufruire di visite guidate offerte dalle piccole guide delle scuole cittadine. Due giorni all´insegna della cultura. Visite dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 21
ALGHERO - In questa settima edizione di Monumenti Aperti ad Alghero, i tesori visitabili sono ventotto. Residenti e turisti potranno usufruire di visite guidate offerte dalle piccole guide delle scuole cittadine. Più di 500 volontari tra istituti scolastici ed associazioni sono coinvolti e diretti anche per questa edizione dallo staff tecnico dei Servizi Culturali del Comune di Alghero in rinnovata collaborazione con l'Assessorato alla Pubblica Istruzione e Politiche giovanili e con il supporto dell'Assessorato al Turismo.
In occasione della Manifestazione, la città catalana apre le porte del Quarté Sayal, struttura edificata a inizio ‘700 per ospitare un convento di frati Cappuccini prima e l’azienda Sella&Mosca poi, la Villa Maria Pia – ex Colonia Penale Cuguttu, costituito da un parco e da una palazzina disposta su due piani, e la Chiesa della Mercede, risalente all’immediato dopoguerra.
Altre novità di quest’anno sono il Forte della Maddalena, uno dei tre forti costruiti alla fine del Cinquecento, il Quartiere Ebraico, divenuto tale fin dal Medioevo, e la Torre di Sulis, che prende il nome da un rivoluzionario cagliaritano rinchiuso al suo interno per 22 anni. Poco lontano dal centro cittadino, costituiscono infine novità del 2009 l’apertura al pubblico del Villaggio Nuragico di Palmavera, risalente al XV secolo e la Necropoli ipogeica di Anghelu Ruju, costituita da 38 tombe.
Nella foto Villa Maria Pia ad Alghero
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