Da 375 giorni la mareggiata ha distrutto il bar sulla costa di Alghero ma nessuno interviene per bonificare l'area, nonostante le numerose richieste del Comune. Situazione paradossale e pericolosa, con la Primavera alle porte
ALGHERO - Passano i mesi, tutto si muove ma non la pubblica amministrazione, che sempre più spesso assume i connotati di un grosso e goffo marchingegno arrugginito incapace d'intervenire in tempi adeguati, anche se si tratta di scongiurare rischi per l'incolumità altrui o bonificare una costa visibilmente scempiata. E così capita che, a distanza di 375 giorni dalla
mareggiata che ha distrutto il bar Ginepro sulla spiaggia di Maria Pia ad Alghero, lo stabile, in condizioni fatiscenti, si ritrovi ancora decadente sulla costa.

Il Comune chiede invano che, quel che resta del bar venga definitivamente abbattuto, ma nella pratica, nessuno interviene. "Vergogna in spiaggia" titolava il Quotidiano di Alghero il
19 novembre 2010, ma nonostante le comunicazioni al Prefetto e le ordinanze sindacali, la situazione peggiora giorno dopo giorno, con nuovi cedimenti e pericoli (nel frattempo un'altra parete è crollata).
Gennaio 2011. Si fa presto a fare Primavera, che nella Riviera del Corallo significa turismo, economia. Con spiagge, coste e ambiente che per la cittadina catalana di Sardegna rappresentano la prima fonte di attrazione di stranieri e vacanzieri da mezza Europa. Sarebbe un successo (ed è già incredibile doverlo considerare tale ndr) se Maria Pia potesse presentarsi privata di quel mostro di cemento decadente che già l'estate scorsa ha malamente sporcato la spiaggia simbolo di Alghero.
Nelle foto: il rudere sulla spiaggia di Maria Pia ad Alghero
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