A Cagliari un finto funerale per Equitalia con la partecipazione di migliaia di manifestanti. Occupazione simbolica anche dell´aeroporto di Elmas. Il video amatoriale della protesta
CAGLIARI - La manifestazione simbolica di un funerale si è svolta mercoledì a Cagliari, organizzata dal movimento contro Equitalia, contro l'Esecutivo e il governatore Pdl Cappellacci, tutti accusati, a vario gtitolo, di non aver mantenuto le promesse sulla dilazione del pagamento dei tributi: «E' usura di Stato, stiamo morendo». In testa al corteo composto da migliaia di persone c'era un carro funebre, con relativa bara all'interno, e il necrologio: «per la scomparsa delle partite Iva a causa delle vessazioni di Equitalia e dello Stato».
Tutti i manifestanti si sono calati nella parte e hanno camminato nelle vie del centro in "religioso" silenzio. Tra i vari striscioni portati dai manifestanti anche uno che recitava: «in Egitto ci mangia Mubarak, in Tunisia Bel Ali', in Libia Gheddafi, in Italia ci mangiano in troppi». E' la drammatica situazione che vivono troppe aziende, che in passato avevano creduto nel centro-destra liberale raccontato, solo a parole, dal Premier Berlusconi. La realtà però, si è rivelata tutt'altro, con tasse che aumentano e servizi all'osso.
La protesta contro la società di riscossione dei tributi non si è limitata al centro urbano, ma si è trasferita, con circa una quarantina di manifestanti, nell'aeroporto di Elmas. I promotori si sono seduti per terra nella zona arrivi e hanno mostrano ai passeggeri cartelli sui quali hanno illustrato le ragioni della protesta contro Equitalia che sta affossando la situazione economica dell'isola.
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