Questa mattina intanto, il Commissario Casula ha incontrato i rappresentanti dei balneari: Calich e licenze i temi in discussione. Al via la petizione popolare voluta dall´Api per sensibilizzare i cittadini. Pedrini: evitare facili strumentalizzazioni
ALGHERO - Centinaia di firme in poche ore. E' il dato più rilevante dell'iniziativa promossa dall'Api Alghero sullo stato di salute dello stagno del Calich, con le drammatiche ripercussioni sulle condizioni delle acquee sul litorale di Maria Pia. Una petizione popolare che si propone di raccogliere cinquemila firme di cittadini algheresi, nella quale si chiede agli enti preposti un seria presa di posizione: «non è più possibile - spiegano gli organizzatori - che anche durante la stagione turistica 2012 ad Alghero vi possa essere il problema dell'acqua gialla nel mare».
Nella petizione popolare si richiede una «urgente verifica dello stato di funzionamento, manutenzione e gestione del depurazione di San Marco»; «l'adozione, da parte della Regione Sardegna, di tutti gli strumenti atti ad evitare la ricomparsa della marea gialla nel litorale di Alghero»; «la convocazione urgente di una conferenza di servizi aperta alla cittadinanza con tutte le istituzioni pubbliche e private interessate al problema»; l'immediata nomina di una commissione di vigilanza ambientale; «di richiedere, nel caso si riscontrassero carenze progettuali nell'impianto di depurazione, l'immediato annullamento di tutte le concessioni allo scarico rilasciate dall'amministrazione pubblica».
All'aggravarsi delle condizioni di salute della laguna del Calich ha contribuito in modo determinante l'entrata in funzione del nuovo impianto di depurazione nel febbraio 2009, voluto dalla precedente amministrazione comunale, e i cui reflui vengono riversati quotidianamente proprio in direzione Calich, via Rio Filibertu e Rio Barca, senza un preventivo studio sugli impatti ambientali (e nonostante il finanziamento della Ue fosse proprio vincolato al riutilizzo dei reflui). Una vera bomba ecologica per il fragile ecosistema lagunare, già gravato da decenni da immissioni abusive e scarichi non regolamentati.
Evitare facili strumentalizzazioni. Lo chiede Francesco Pedrini, rappresentante della Fiba Confesercenti, che da anni chiede interventi immediati e mirati per salvaguardare anche l'economia turistica delle numerose aziende balneari, che in seguito all'aggravarsi delle condizioni della laguna del Calich hanno subito enormi perdite. Già lo scorso giugno i balneari avevano inscenato alcune clamorose manifestazioni di protesta: dopo aver
chiuso gli stabilimenti e alzato bandiere rosse a Maria Pia, con i pedalò avevano
manifestato tutto il loro sconcerto per le vie della città di Alghero. Il problema - neanche a dirlo - sempre lo stesso: la marea gialla.
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