E´ il progetto dell´Ersu che acquisterà la superficie di 11 mila metri quadri solo se saranno risolti i problemi urbanistici e ci sarà una valida soluzione per la viabilità pedonale e ciclabile. Le parole del presidente Gianni Poggiu
SASSARI - Il nuovo campus universitario nascerà nell'area dell'ex Semolerie Azzena: è il progetto dell'Ersu che acquisterà la superficie di 11 mila metri quadri solo se saranno risolti i problemi urbanistici e ci sarà una valida soluzione per la viabilità pedonale e ciclabile. All'interno dell'area che sorge ai confini con l'antica cinta muraria di Sassari, di fronte al cimitero, è prevista la costruzione di 300 alloggi, spazi verdi e servizi con interventi orientati alla conservazione degli edifici tutelati dalla Soprintendenza. Il progetto, presentato questa mattina nella sede dell'ente regionale a Sassari, ha un costo di 40 milioni di euro, 20 stanziati dalla Regione per l'edilizia universitaria e 20 dal Cipe mediante fondi Fas. Nel nuovo campus, così come riportato nel progetto, è prevista anche la realizzazione di strutture sportive, un ambulatorio medico, un multisala digitale oltre gli spazi destinati alla ristorazione.
«L'area dell'ex Semolerie Azzena è l'unica che rispetta i parametri» ha detto il presidente dell'Ersu, Gianni Poggiu. «Il terreno, oltre ad essere adiacente alle principali strutture universitarie tra cui la sede centrale dell'Ateneo, la segreteria studenti e la residenza Ersu di via Coppino, è situato in una posizione strategica per gli spostamenti extraurbani». La scelta dell'ente, è emerso dall'incontro, mira alle esigenze della residenzialità studentesca e intervenendo in un'area degradata, ha come obbiettivo anche la riqualificazione di un pezzo importante della storia industriale di Sassari. Il contratto di acquisto dell'area è stato siglato il 29 dicembre 2012 ma resta comunque il vincolo dei problemi urbanistici. Da qui la proposta dell'ente al Comune di Sassari che in mancanza di un Puc esecutivo si possa giungere a un programma integrato che porti alla realizzazione dell'intervento e risolva i problemi urbanistici assicurando nell'area la viabilità pedonale e ciclabile.
«In questo momento di crisi economica l'Ersu punta anche sul capitale privato per sopperire ai costi di gestione senza gravare sui fondi pubblici» ha detto Poggiu. «La struttura con tutte le sue diramazioni diventerà un importante centro di aggregazione che contribuirà a creare un nuovo indotto economico per la città di Sassari, creando nuovi posti di lavoro, con un notevole investimento per la riqualificazione dell'area urbana. Questi presupposti porteranno a concretizzare il progetto più ampio di internazionalizzazione dell'ateneo turritano rendendolo sempre più appetibile anche agli studenti stranieri».
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