Il segretario regionale del Partito Democratico Silvio Lai guarda avanti: «ci presentiamo come partito-coalizione senza fare mediazioni»
ALGHERO - «Quando ci sono delle divisioni il dolore c'è e anche il rischio di consegnare la città a forze politiche avverse, per il resto non c'è un candidato ufficiale del Pd ma c'è l'unico candidato del Partito Democratico che è Enrico Daga».
Così il segretario regionale del Partito Democratico, Silvio Lai, ha liquidato la vicenda politica di Mario Bruno, suo autorevole esponente, già consigliere regionale, capogruppo e vicepresidente del Consiglio regionale, che ora partecipa alla campagna elettorale per le prossime comunali in qualità di candidato sindaco, con una propria lista civica e altre tre a suo sostegno.
Sulle voci di un'espulsione dello stesso Bruno dal partito non si sbilancia: «non sono interessato a queste procedure che fanno parte delle regole, dello statuto e delle commissioni, io faccio politica». E rilancia la sfida del partito in questa campagna elettorale dove il Pd corre con una sola lista: «ci presentiamo come partito-coalizione senza fare mediazioni, sono curioso di vedere come andrà».
Sulle primarie invece ammette di averle sostenute anche per Alghero: «avevo detto che era sbagliato non farle ma tutto il partito mi chiese la procedura per non fare le primarie, evidentemente qualcuno ha cambiato idea».
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