E' partita la fase di sperimentazione della Cantina Subacquea di Santa Maria la Palma. Fra 6 mesi l'assaggio delle nuove bottiglie di spumante affinato a 28 metri di profondità. Le immagini della conferenza stampa
ALGHERO - E' partito ufficialmente il conto alla rovescia per le prime bottiglie della Cantina Subacquea di Santa Maria La Palma. L'idea dell'azienda algherese è nata nel 2013 [
LEGGI] e ripete alcune esperienze già fatte in Italia e all'estero: affinare lo spumante nelle profondità del mare. In questo si tratta delle bollicine di casa firmate Akènta e le coste sono quelle algheresi.
«Il sogno è diventato realtà» ha dichiarato con soddisfazione il presidente Mario Peretto durante la conferenza stampa di presentazione del progetto. Con lui Vittorio Gazale e Stefano Lubrano, rispettivamente direttore e presidente del Parco di Porto Conte. Un successo dopo l'altro per la cantina nata nella borgata di Alghero da cui prende il nome, una realtà da 800 soci e che vanta il vermentino più vendito in Italia, l'Aragosta. L'iniziativa si è sviluppata grazie alla collaborazione di enti e associazioni: l'Università di Sassari, la Maricoltura di Alghero, la Capitaneria, il Parco di Porto e Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana. E naturalmente nella fase operativa è stato fondamentale il Diving Center di Michele Sanna che lo scorso 9 maggio ha materialmente portato la cassa con le 700 bottiglie pronte alla sperimentazione, in uno spazio sabbioso a 28 metri di profondità, dove ci resteranno per 6 mesi.
L'obiettivo è quello di raggiungere una maturazione eccellente sfruttando i vantaggi della condizione sottomarina: la luce non diretta; la temperatura costante (circa 17°); l'assenza di vibrazioni. Solo al momento della riemersione delle bottiglie e l'assaggio, dall'azienda valuteranno i costi delle pregiate ampolle che comunque non dovrebbero costare meno di una quarantina di euro. Nel frattempo è un successo annunciato per la sinergia vincente del territorio, e per i turisti amanti delle immersioni che avranno un sito in più da visitare negli abissi della Riviera del Corallo.
Nella foto: Mario Peretto, Stefano Lubrano e Vittorio Gazale
Commenti