A.B.
20 febbraio 2016
«Sui confini tra Sardegna e Corsica polemiche inutili»
«In relazione alla questione della delimitazione dei confini marini tra Italia e Francia spiace constatare che, nonostante l’intervento della Farnesina, si continui a soffiare, irresponsabilmente, sul fuoco della polemica», dichiara il deputato del Pd Giovanna Sanna

OLBIA - «In relazione alla questione della delimitazione dei confini marini tra Italia e Francia spiace constatare che, nonostante l’intervento della Farnesina, si continui a soffiare, irresponsabilmente, sul fuoco della polemica», dichiara Giovanna Sanna. La Farnesina ha richiamato i punti emersi nella risposta del Sottosegretario agli Affari Esteri Benedetto Della Vedova alla interpellanza parlamentare n.2–01268 del 12 febbraio.
«Considerata la sua natura, l’Accordo di Caen è sottoposto a ratifica parlamentare e, pertanto, non è ancora in vigore in Italia. Quindi l’accordo è modificabile. Relativamente alla Sardegna nessuna modifica si renderà necessaria in quanto, per il mare territoriale tra Corsica e Sardegna, è stato completamente salvaguardato l’accordo del 1986, inclusa la zona di pesca congiunta», ribadisce il deputato del Pd. L'Accordo di Caen è stato firmato il 21 marzo 2015, dopo un lungo negoziato avviato nel 2006 e terminato nel 2012, per far fronte ad un’obiettiva esigenza di regolamentazione alla luce delle sopravvenute norme della convezione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982.
«Al negoziato hanno partecipato anche tutti i ministeri tecnici, inclusi quelli che hanno responsabilità in materia di pesca, trasporti ed energia – spiega Giovanna Sanna - che hanno formulato le proprie autonome valutazioni. Con le colleghe e i colleghi sardi del Partito Democratico vigiliamo attentamente sul fatto che il Governo rispetti gli impegni assunti, ma questo significa lavorare pazientemente ogni giorno, non sollevare polemiche strumentali. Che il deputato Mauro Pili insista nel presentare ordini del giorno irricevibili non è certamente un bene per la Sardegna – conclude la parlamentare – e in questi casi il mio voto non può che essere contrario».
Nella foto: l'onorevole Giovanna Sanna
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