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Cor 17:55
L’ultimo Concerto grosso è con Haendel e Schnittke
Si chiude a Sassari la rassegna che ha riempito il Teatro Verdi. Appuntamento il 5 novembre con la presentazione di Sandro Cappelletto


SASSARI - Un confronto tra due capolavori del concerto grosso - composti a due secoli e mezzo di distanza l’uno dall’altro - guidato dallo scrittore e storico della musica Sandro Cappelletto: è l’appuntamento che chiuderà mercoledì 5 novembre alle 19 “I salotti culturali del Teatro Verdi”, la rassegna di quattro incontri dedicata alla forma del concerto grosso e organizzata a Sassari dalla Cooperativa Teatro e/o Musica.

L’ottimo riscontro di pubblico che ha riempito il Verdi per gli appuntamenti precedenti ha premiato la scelta del tema di quest’anno, che ha proposto musiche di Corelli e Bloch con la presentazione di Andrea Ivaldi, di Stradella e Bach con Antonio Ligios, fino al grande successo dello scorso 31 ottobre con la coraggiosa proposta del Concerto grosso per i New Trolls, che ha portato a Sassari Maurizio Salvi, già tastierista dello storico gruppo prog-rock genovese. Il pubblico ha dimostrato di apprezzare la formula della rassegna, che prevede non soltanto l’esecuzione della musica ma l’accoglienza, proprio come in un salotto, con l’illustrazione dei brani in programma, seguiti dalle domande degli spettatori, in uno scambio interattivo e coinvolgente.

Mercoledì prossimo, a conclusione della rassegna, saranno eseguiti il Concerto Grosso op. 6 n. 12 HWV330 di Georg Friedrich Haendel (1739) e il Concerto Grosso n. 1 per due violini, tastiere e archi di Alfred Schnittke (1977). A guidare all’ascolto il pubblico prima e dopo il concerto, sarà Sandro Cappelletto, scrittore e storico della musica, autore per grandi case editrici come Einaudi, Franco Angeli, Treccani, noto al grande pubblico come autore di fortunati programmi radiotelevisivi come Momus (Rai Radio Tre) e Inventare il tempo (Rai 5). Il programma metterà a confronto due diversi stili di questa particolare forma musicale, composti a quasi 250 anni di distanza l’uno dall’altro.

Sul palcoscenico si alterneranno Pavel Berman e Irenè Fiorito (violini), Andrea Ivaldi (pianoforte e clavicembalo) e la Teatro Verdi Chamber Orchestra diretta dal primo violino Guglielmo De Stasio, ospite fisso della rassegna. Pavel Berman, di origine russa, si è trasferito nel 1992 negli Stati Uniti e si è esibito come solista e direttore d’orchestra con ensemble internazionali in tutto il mondo, dalla Carnegie Hall di New York al Theatre des Champs Elysées di Parigi, da Tokyo alla Scala di Milano. Svolge attività didattica al Conservatorio di Lugano e all’Accademia Perosi di Biella. Allieva di Berman è stata Irenè Fiorito, diplomata ad appena 15 anni con lode e menzione d’onore al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Ha conseguito poi il Master of Arts in Music Performance al Conservatorio della Svizzera Italiana e poi a Monaco. È stata selezionata per partecipare a masterclass prestigiose in Italia, Germania e Giappone. I biglietti sono disponibili in prevendita al botteghino del Teatro Verdi, dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20, e online
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31/10/2025
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