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Red 5 luglio 2009
Forte, c´è Metropolis di Fritz Lang
Va in scena il primo cineconcerto di Isolæmenti, la rassegna organizzata dal Teatro d’Inverno e dalla Società Umanitaria di Alghero


ALGHERO - Va in scena il primo cineconcerto di Isolæmenti, la rassegna organizzata dal Teatro d’Inverno e dalla Società Umanitaria di Alghero e inserita nella programmazione di Festivalguer, curata dal Comune di Alghero: è Metropolis di Fritz Lang sonorizzato dal vivo dal duo rock torinese Supershock. Appuntamento lunedì 6 al Forte della Maddalena alle 21.30, botteghino aperto dalle 18.00.

Metropolis, uno degli esiti più importanti del cinema tedesco degli anni Venti, e più in generale della eccezionale stagione del cinema muto, sviluppa una profonda riflessione sulla tecnica e sul destino dell’uomo nell’epoca della civiltà delle macchine, presenta un’articolata gamma di soluzioni linguistico-espressive e si configura come una geniale operazione di messa in scena che, coniugando la monumentalizzazione e la geometrizzazione, perviene a risultati formali di altissimo livello.

Metropolis è il primo film di fantascienza nella storia del cinema: la spettacolare città del futuro ideata da Fritz Lang diventò modello più o meno esplicito per molti film di questo genere fino ai giorni nostri (Blade Runner, Guerre Stellari, Matrix). Il regista ci porta in una città del ventunesimo secolo la cui esistenza si basa sull'estremo sfruttamento della classe operaia da parte di pochi ricchi che vivono nel lusso più sfrenato. Metropolis è infatti anche una lucida riflessione sulla condizione disumana del lavoratore, sulla meccanizzazione della sua vita, sulla sua riduzione a cosa in una società dominata dall’industrialismo.

Sulle immagini di Fritz Lang i Supershock eseguono dal vivo musiche appositamente scritte per interagire dialetticamente con le immagini. Il gruppo torinese commenta con melodie lisergiche e stranianti, profondamente segnate da una cifra perturbante, le affascinanti sequenze di questo capolavoro langhiano, cogliendo i molteplici sensi e le innovative soluzioni formali che fanno di questo film un testo emblematico, fascinoso e profondamente radicato nella dimensione del moderno.

Lo spettacolo quindi non risulta essere solo una riattualizzazione del film, ma un’analisi che cerca di sviscerare significati e letture che avvicinano prepotentemente il film alla nostra era. La musica non si limita ad accompagnare o a sottolineare, bensì connette, opera collegamenti in profondità, produce significati, orienta il senso complessivo di Metropolis, sempre in un’ottica di intenso rapporto di scambio emotivo e sovrarazionale con il pubblico in sala

Nella foto: Supershock in metropolis (Foto di Andrea Guermani)
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