La sesta edizione della manifestazione, si apre con proiezioni, incontri e altri appuntamenti all´insegna del cinema argentino. Il regista Juan Taratuto al centro della serata inaugurale
ORISTANO - Taglio del nastro per l’“Asuni Film Festival”: dopo la doppia anteprima di ieri a Sassari ed Oristano, da oggi a domenica 30 gennaio la rassegna fa base nella sua Asuni e nella vicina Laconi, che con il suo cineteatro “Fabrizio De André” (l'ex cinema “Ester”, recentemente restaurato) diventa parte integrante di questa sesta edizione (dopo essere già stata coinvolta in alcune tappe della precedente). Da sempre orientato al confronto-incontro tra realtà cinematografiche marginali, lontane, di confine, il festival organizzato dall’associazione culturale “Su Disterru”, punta stavolta i riflettori sul cinema argentino: un panorama perlopiù sconosciuto al grande pubblico, da esplorare attraverso un programma denso di proiezioni, incontri, dibattiti ed altri appuntamenti.
Si comincia alle 15.30, nella Sala Comunale di Asuni (teatro di tutti gli appuntamenti in programma nel piccolo paese dell'Alta Marmilla) si proietta “Diario del saccheggio”, il film-documentario girato nel 2003 da Fernando Solanas, con cui il settantacinquenne regista argentino, premiato con l’“Orso d’Oro alla Carriera” al “Festival di Berlino” del 2004, ripercorre la storia del suo Paese dal 1976 al 2001: dalla feroce dittatura militare tristemente nota per le decine di migliaia di desaparecidos, fino alla devastante crisi economica, politica e sociale che ha colpito l’Argentina all’inizio del nuovo millennio. Alle 17.30, tocca invece a “L'artista”, primo e pluripremiato lungometraggio di fiction di Mariano Cohn e Gastón Duprat, storia di un infermiere in una casa di riposo, che scopre il grande talento pittorico di un anziano paziente e se ne appropria.
A Laconi, le proiezioni partono invece alle ore 16, con “Cronaca di una fuga”, un “thriller carcerario” firmato nel 2006 da Israel Adrian Caetano. Ambientato tra il 1976 ed il 1983, nel periodo della dittatura dei generali, il film è ispirato alla vera storia di Claudio Tamburrini, portiere in una squadra delle serie calcistiche minori argentine, sequestrato, recluso e miracolosamente evaso dalle tremende celle di un carcere clandestino noto come “Mansión Seré”. Alle ore 18, trova invece spazio l’attualità degli ultimi anni dell'Argentina con “La presa”, un documentario diretto dalla nota attivista canadese Naomi Klein, divenuta famosa nel mondo con il suo saggio-denuncia “No Logo”, e dal marito, il regista e produttore Avi Lewis. Il film, ripercorre l'occupazione di una fabbrica e la lotta per il lavoro di un gruppo di operai durante la grave crisi economica del 2001.
In serata, Laconi ospita anche il momento clou della giornata inaugurale del Festival. Infatti, alle ore 20.30, sul palco del cineteatro “Fabrizio De Andrè” sale Juan Taratuto, uno dei più promettenti talenti del cinema argentino. L’intervento del trentanovenne regista, sarà preceduto dalla proiezione del suo ultimo film, la commedia brillante “Un novio para mi mujer”, presentato nel 2008 e particolarmente apprezzato dal pubblico del suo paese. Dopo la visione del film, spazio alle parole e alla testimonianza dello stesso Taratuto, nell’incontro con il pubblico che lo vedrà in compagnia dei direttori artistici Carlos Cardini e Bepi Vigna e del presidente dell'associazione Su Disterru Nello Rubattu.
Collegato al cartellone cinematografico, il festival ospita anche un laboratorio didattico sulla trasformazione non violenta dei conflitti attraverso l’arte cinematografica. Promosso dall’“Osvic-Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano” e curato dalle esperte Silvie Manca e Katia Luciani, il laboratorio si propone di analizzare e far comprendere i meccanismi culturali e sociali che inducono al conflitto, utilizzando il cinema come strumento di mediazione. L’iniziativa coinvolge ad Asuni una cinquantina di alunni del Liceo classico di Oristano che assistono alla proiezione del documentario di Fernando Solanas “Diario del saccheggio” ed incontrano il regista Miguel Pereira insieme a Bepi Vigna, Carlos Cardini e Nello Rubattu.
Sabato mattina, appuntamento invece a Laconi con gli studenti del Liceo Scientifico locale e della Scuola Media Senis: alle ore 9.45 si proietta l’altro documentario di Solanas in programma al festival, “La dignità degli ultimi”, poi spazio all'incontro con un altro ospite illustre, il regista Marco Bechis, quindi (ore 11:30) via al laboratorio. Per le tre giornate del festival, sarà attivo anche il collegamento con bus navetta da Oristano ad Asuni: un servizio gratuito con partenza alle ore 19 dal piazzale di fronte al Tribunale. Per informazioni si può contattare il numero telefonico 0782/867013.
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