Il segretario del pd sardo: Non c´è niente di personale nei confronti chi è stato individuato per l’incarico, ma non possiamo che considerare la scelta di Lupi inaccettabile sotto il profilo tecnico e una entrata a gamba tesa sotto il profilo politico
OLBIA - «Il ministro Lupi deve venire in Parlamento a giustificare la scelta di nominare ancora un commissario all’Autorità portuale del Nord Sardegna e se le spiegazioni non sono adeguate, si aspetti una sfiducia individuale perché la bufera che arriva dall'Isola é solo all'inizio». Così il senatore Silvio Lai, segretario del Pd sardo, commenta la notizia del
commissariamento dell'Autorità portuale del Nord Sardegna che aggrega i porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres e la scelta di nominare Fedele Sanciu.
«Non si comprende perché - continua il senatore Lai, anticipando una richiesta formale di chiarimenti al Governo, firmata dai parlamentari Pd - Lupi non abbia proceduto con la nomina del Presidente, secondo le procedure ordinarie, perseguendo le opportune intese e dando una prospettiva ordinata ad una infrastruttura portante come i porti del Nord dell’Isola. Si comprende ancora meno perché il commissario non sia una figura tecnica del Ministero o una figura competente individuata tra le Capitanerie di porto, tenendo conto del fatto che un commissario opera senza comitato portuale e deve essere persino più esperto e competente di un Presidente».
«Non c'è niente di personale - conclude il senatore Lai - nei confronti chi è stato individuato per l’incarico, ma non possiamo che considerare la scelta di Lupi inaccettabile sotto il profilo tecnico e una entrata a gamba tesa sotto il profilo politico, inaccettabile perché Lupi è esponente di un governo il cui presidente é Enrico Letta».
Nella foto: Silvio Lai
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