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D.C. 8 gennaio 2015
Incontro a La Maddalena: «terra da risarcire»
Il Comitato “Risarcire Maddalena” inaugura una battaglia contro la Protezione Civile, la Regione e il Comune al fine di rilanciare il turismo, riappropriarsi della sovranità perduta e risarcirla dall’inquinamento


MADDALENA – Valorizzare e rilanciare il turismo della Maddalena, sottrarla ad «un inquinamento dannoso» e «riappropriarsi di una sovranità perduta», sono gli obbiettivi della battaglia inaugurata dal comitato “Risarcire Maddalena” contro «i responsabili» del presunto tracollo, ovvero la Protezione Civile, la Regione e il Comune. Una battaglia già persa in parte secondo loro, a causa dei numerosi giovani che sono espatriati e delle attività fiorenti che si sono arrese per via della crisi economica e del «cinismo politico», ma non del tutto vana dal momento che ancora tanto si può fare attraverso la denuncia e le richieste di risarcimento.

Ed in particolar modo il Comitato chiede la bonifica delle aree inquinate, la riconversione, la valorizzazione e il rilancio dell’intera area G8, «trasformata in moderno polo nautico e cantieristico, riportando il bene nelle mani della cittadinanza, con il ritorno ad una gestione diretta da parte dell’amministrazione comunale maddalenina». «Per anni – ha dichiarato Enza Plotino, portavoce di “Risarcire Maddalena” - l’Arcipelago de La Maddalena, fiore all’occhiello e meta obbligata del turismo dell’intera Costa Smeralda, che di questo gioiello ha goduto indirettamente, ha solo potuto guardare, subire - con la pressione antropica e dei natanti che si determina nella stagione estiva - e beneficiare parzialmente dell’offerta turistica della Costa Smeralda».

Un meccanismo che il Comitato vuole fermare a tutti costi riprendendosi la sovranità perduta, agendo per esempio «sui prezzi proibitivi dei trasporti, che dissuadono qualsiasi buona intenzione a visitare l’Arcipelago e che mortificano i movimenti di turisti e pendolari». Tutti discorsi questi di cui il Comitato ridiscuterà il 10 gennaio alla Maddalena di fronte ai rappresentanti delle istituzioni regionali, provinciali e comunali
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