«Servono immediate bonifiche e l´intervento del Governo per la proroga alla Saremar», dichiara il senatore di Sel
LA MADDALENA - «Affinché La Maddalena rinasca dalla ceneri del G8, sono necessarie almeno due condizioni. La prima, è che le bonifiche partano immediatamente, perché se così non fosse tutti i bei progetti rischierebbero di naufragare; la seconda, é che ci sia un intervento del Governo per consentire a Saremar di operare almeno per un altro anno, in attesa di una definizione della vertenza che garantisca servizio e occupazione».
Lo ha dichiarato il senatore sardo di Sel Luciano Uras, che ha aggiunto: «Sono anni infatti che la dotazione finanziaria regionale e nazionale di diversi milioni di euro, ammuffisce nelle casse della Regione per precisa e colpevole responsabilità di chi ha governato, prima e dopo, l'Assessorato della Difesa Ambiente. Per questo pensiamo che la Corte dei Conti debba indagare sulla lentissima procedura che è stata adottata e che di fatto ha bloccato la spesa e gli interventi di ripristino ambientale».
«L'altro tragico capitolo riguarda i collegamenti marittimi e la vertenza Saremar che mette a rischio i trasporti da e per l'arcipelago maddalenino, e che prevede il licenziamento di oltre un centinaio di lavoratori al 31 dicembre prossimo. Senza un tempestivo intervento del Governo su questa questione - ha concluso l'esponente di Sinistra Ecologia Libertà - lo sviluppo de La Maddalena rischia un ulteriore freno. Altro che Araba Fenice».
Commenti