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A.B. 31 ottobre 2015
Don Giovanni seduce il pubblico del Teatro Comunale
Applausi per la celebre opera di Mozart, seconda opera della Stagione Lirica 2015, messa in scena ieri a Sassari, nel nuovo allestimento dell’Ente Concerti Marialisa de Carolis


SASSARI - Anche il pubblico di Sassari entra nel catalogo delle sue conquiste: è finita tra gli applausi la “prima” del Don Giovanni di Mozart (libretto di Lorenzo Da Ponte), seconda opera della Stagione Lirica 2015, messa in scena ieri (sabato), nel nuovo allestimento dell’Ente Concerti Marialisa de Carolis. Il fascino del “dissoluto punito” ha colpito gli spettatori del Comunale, richiamato in gran numero dal suo charme.

I mille che hanno affollato il teatro sono stati ripagati dall’originale idea del talentuoso regista catalano Paco Azorìn. Il suo Don Giovanni è atemporale e per questo condannato ad essere se stesso per l’eternità: si spiega così il grande orologio disteso sulla scena e sopra cui ruota la struttura scenografica, di volta in volta adornata dalle suggestive immagini di Alessandro Arcangeli e del light designer Pedro Chamizo. Per questo, è impossibile collocare il Don Giovanni in un preciso momento storico ed i costumi di Domenico Franchi tratteggiano più il carattere dei personaggi che il contesto cronologico in cui si svolge la vicenda. Con una sola, fondamentale eccezione: l’inizio e la fine dell’opera, in cui il protagonista muore per poi rinascere, indossando un tipico vestito spagnolo, lo stesso, del diciassettesimo secolo. Il riferimento è all’antenato del Don Giovanni mozartiano, quel Burlador de Sevilla nato dalla penna di Tirso de Molina nel 1612. E quando, alla fine dell’opera, il nobile seduttore viene condannato, ancora una volta, a sprofondare negli inferi trascinato dalla Statua del Commendatore, il tempo corre indietro, nel grande display scenografico, dal nostro 2015 fino a fermarsi proprio agli inizi del Seicento.

Don Giovanni, dunque, corre verso una pace che non trova mai, paradigma dell’uomo moderno sempre alla ricerca del suo posto nel mondo. L’interessante lettura di Paco Azorìn, che dell’allestimento sassarese ha curato anche le scene, ha trovato il suo protagonista in un apprezzatissimo Alessandro Luongo: il baritono toscano unisce alle ottime doti vocali una presenza scenica che anche a Sassari ha dimostrato, perché si stia affermando come il Don Giovanni di riferimento. Audace, temerario fino alle estreme conseguenze, Luongo riesce a sedurre non solo Donna Elvira, interpretata da Elisabetta Farris (brava ad interpretare il duplice sentimento di amore e vendetta verso il “cavaliere licenzioso”), ma anche la giovane Zerlina, Vittoria Lai (ottima nei panni della giovane e maliziosa e giovane contadina). Sembra cadere nella trappola d’amore anche Donna Anna, l’applauditissima Gilda Fiume (che ha saputo dare al suo personaggio la giusta misura di malinconico trasporto). A far da contraltare al nobile e licenzioso Don Giovanni, il giusto Don Ottavio, un Blagoj Nacoski dal timbro chiaro e piacevole, il popolano Masetto, cui ha dato voce con la necessaria ironia Daniele Caputo, e il Commendatore, un bravo Abramo Rosalen (che, subentrato appena mercoledì scorso, ha saputo trovare la giusta chiave per il suo ruolo in appena due giorni di prove). E’ piaciuto anche Leporello, fedele servitore di Don Giovanni, interpretato da Roberto Accurso (al debutto nel ruolo). Grandi applausi anche per l’orchestra dell’Ente, diretta da Gaetano d’Espinosa, e per la corale Canepa ed il suo maestro Luca Sirigu. Le coreografie sono state curate da Carlos Martos. Don Giovanni sarà replicato domani, domenica 1 novembre, alle ore 16.30, mentre il prossimo appuntamento in cartellone per la Stagione Lirica sarà tra appena una settimana, con l’atteso balletto, novità del programma sassarese: Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ic Čajkovskij, sabato 7 e domenica 8 novembre.



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