«Dalla produzione fino alla trasformazione, commercializzazione e alla didattica, credo ci siano tutte le condizioni per recuperare quarant´anni di disinteresse» ha precisato il sindaco di Alghero che chiede spazi per gli agricoltori locali. Il suo intervento
ALGHERO - «E' una giornata importante, le istituzioni di muovono insieme per sbloccare una situazione inaccettabile durata alcuni decenni». Con queste parole il Presidente della Regione Sardegna ha introdotto i lavori in occasione della presentazione pubblica dell'avviso esplorativo cui seguirà la vendita dei terreni e delle strutture di Surigheddu e Mamuntanas (circa 1200 ettari) con un bando che avrà diffusione internazionale [
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Conferenza molto partecipata, svoltasi presso il Centro di Biodiversità dell'Università di Sassari, alla presenza di Francesco Prigliaru, gli assessori all'Agricoltura e agli Enti Locali, Elisabetta Falchi e Cristiano Erriu, il Rettore Massimo Carpinelli e il sindaco di Alghero Mario Bruno. Ad ascoltare le importanti decisioni che cambieranno volto ai fertili terreni alle porte di Alghero assessori, consiglieri comunali e il sindaco di Sassari, Nicola Sanna.
Interesse primario della Giunta regionale è riportare l'azienda alla produttività e all'impiego di forza lavoro. «E' un momento storico, c'è la determinazione giusta della Regione, spero e credo sia la volta buona» ha sottolineato il sindaco Mario Bruno. «Dalla produzione fino alla trasformazione, commercializzazione e alla didattica, credo ci siano tutte le condizioni per recuperare quarant'anni di disinteresse. Nel rapporto con gli eventuali acquirenti - ha precisato il sindaco di Alghero - occorre trovare la giusta sinergia con il territorio e un interesse diretto con le imprese e gli agricoltori locali».