Un altro caso di disagio economico e sociale ad Alghero: disordini questa mattina ai Servizi Sociali dove un disoccupato ha sfondato una vetrata. Intervenute le forze dell´ordine. L´uomo è stato denunciato. Uffici chiusi in attesa di essere messi in sicurezza
ALGHERO - Attimi di tensione ad Alghero, per una storie di ordinario disagio economico e sociale. Le cronache riportano ogni giorno i risvolti umani di una crisi che sta piegando il Paese: le manifestazioni di piazza e gli scioperi per chi ancora ha la forza di lottare; i suicidi o i tentativi di farla finita per chi quella forza la perde per strada. La Sardegna non fa eccezione: c'è l'isola che resiste e quella che si arrende. Questa mattina a
Porto Torres un uomo ha tentato di darsi fuoco davanti al Municipio, e un altro ad Alghero ha "solo" sfondato una vetrata dei Servizi Sociali per rivendicare i sussidi che alleviano una vita da disoccupato e invalido.
La storia di Mauro, 40 anni, è simile a quella di centinaia di persone in città, senza un'occupazione e senza prospettive di trovarne una. Ancor meno con una certa età anagrafica e una sera cardiopatia. La reazione violenta (e dunque sbagliata) dell'ex dipendente della Manutencoop (licenziato è attualmente in causa con la società) davanti ai dipendenti comunali - che gli costerà una denuncia per danneggiamenti - è anche l'esasperazione di una dignità che si perde senza un posto di lavoro, che risponde ad un fabbisogno economico ma anche ad un ruolo all'interno di una società civile.
Non si giustifica la prepotenza ma la disperazione a volte si (l'aveva già fatto per protestare contro l'inaugurazione delle
catapulte costate all'amministrazione comunale diverse decine di migliaia di euro ndr). Altrettanto legittima la richiesta di tutela dall'ufficio di Viale della Resistenza, che dopo le prime schermaglie, stamane (venerdì) hanno immediatamente chiesto l'intervento delle forze dell'ordine - polizia, carabinieri e vigili urbani - «per la tutela della sicurezza nel posto di lavoro e della serenità per svolgerlo» si sfoga un'operatrice.
Il personale - composto da otto assistenti sociali, due coordinatori tecnici e due amministrativi, e 4 o 5 istruttori amministrativi - «in questo momento è preso d'assalto ogni giorno - spiega la dirigente Caria - cerca di far fronte alle numerose richieste, ma con i tempi che la pubblica amministrazione richiede non è sempre facile». Proprio nel caso di Monaco, ieri è stato firmato un nulla-osta per un contributo alle esigenze primarie (bollette di luce e acqua) che dovrà attendere il suo iter, almeno 15 giorni. Ma una goccia non è un'oasi nel deserto, è solo un'illusione fugace. Servono politiche di crescita e sviluppo, Alghero nelle imminenti elezioni amministrative cercherà una guida anche in questo senso.
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