ALGHERO - «Vogliamo certezze sul nostro futuro»: L'urlo arriva da Antonio, un operaio algherese della Vinyls, salito per protesta a 110 metri d'altezza, sulla torcia Vcm di Porto Torres (l'altro è Roberto, non si tratta della prima volta). Un gesto eclatante, l’ennesimo segnale di una situazione drammatica e non più sostenibile.
«I lavoratori del polo petrolchimico di Porto Torres, che da anni sono sospesi in una situazione di incertezza estenuante, da giugno non percepiscono più neanche la cassa integrazione». E’ quanto dichiara il segretario Territoriale dell’Ugl Chimici di Sassari, Simone Testoni, che ha portato la solidarietà dell’Ugl agli operai che per protesta sono saliti sulla torcia spenta del Vcm a Porto Torres.
«E’ necessario e urgente – prosegue il sindacalista – che tutte le istituzioni facciano la loro parte in modo responsabile per dare un futuro a lavoratori che vivono una situazione esasperante. Si tratta di persone che da anni chiedono risposte concrete senza ottenerle, e che da tre mesi non percepiscono alcuna forma di reddito».
«E’ quindi fondamentale – conclude Testoni - avere al più presto certezze sulla questione della proroga degli ammortizzatori sociali, così come deve essere fatta chiarezza sullo stato della trattativa in corso con l’azienda chimica brasiliana che recentemente ha presentato una manifestazione di interesse per gli impianti di Porto Torres».
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